GIOCO PUBBLICO, I DATI DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA SU CAMPANIA E RESTO D’ITALIA

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parlamento GIOCO PUBBLICO, I DATI DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA SU CAMPANIA E RESTO D’ITALIAÈ stata presentata pochi giorni fa a Roma, al Senato, la Relazione conclusiva della Commissione bicamerale antimafia sul gioco d’azzardo. Un appuntamento attesissimo, culminato nel convegno dal titolo “Mafie e gioco d’azzardo. Misure di contrasto alla criminalità organizzata e proposte per l’offerta pubblica legale”, tenuto dal Professor Maurizio Fiasco, esperto di sociologia.

Un evento che contribuisce a tenere i riflettori accesi sull’importanza dell’industria del gambling italiano e soprattutto sulla lotta alla criminalità che da sempre prova a intrufolarsi nei meandri del gioco. Un settore, questo, capace di generare oltre 110 miliardi di euro nel 2021, per una crescita incredibile se si guarda al percorso fatto dal 2006 a oggi, con un aumento importantissimo rispetto ai 35 miliardi di euro di ormai 17 anni fa. Una crescita che sia crescita del pubblico che della filiera occupazionale, se si pensa che dopo la pandemia da Covid 19 le unità di apparecchi automatici a moneta sono arrivate a superare quota 250 mila.

Ma all’interno del report presentato al Senato una voce importante è anche quella del gioco online dove il sud Italia e la Campania in primis fanno registrare dei dati molto interessanti. Se si vanno a confrontare infatti i dati del rapporto Istat sull’utilizzo della rete si nota che in testa alla classifica c’è la Lombardia, con percentuali di utenti che usano con dimestichezza internet che non raggiungono il 50% nella nostra regione e in Calabria. Eppure, è proprio qui che le scommesse sportive sono più forti: la Campania supera del 20% la Lombardia per quanto riguarda le puntate online e, stando ai dati pubblicati da Sogei, nella regione sono attivi oltre 2 milioni e mezzo di conti di gioco su un totale di quasi 6 milioni di abitanti (il rapporto è molto più basso invece per la Lombardia, con circa 1.500.000 conti di gioco su una popolazione di 10 milioni di abitanti).

Numeri importanti su cui aleggia però lo spettro dell’illegale. Campania, Calabria e Puglia sono ai primi posti per quanto riguarda i reati di riciclaggio, di usura e di associazione a delinquere con finalità mafiosa, attività che guardano sempre di più al gioco d’azzardo online. “Nel periodo pandemico – spiega Claudio Clemente, Direttore della UIF della Banca d’Italia – sono cresciuti i rischi e le anomalie collegati al gioco online, con un aumento del 67% delle segnalazioni sospette nel 2020 rispetto al 2019”. Per questo Maurizio Fiasco suggerisce un modello, quello svizzero, della separazione dei luoghi di gioco dai luoghi della quotidianità, per frenare sia l’illegale che il gioco patologico. “In Svizzera si tiene conto anche del reddito personale disponibile – ha dichiarato – frenando il superamento di una soglia di tollerabilità. Un proibizionismo, la soppressione, non avrebbe senso ma un distanziamento e una regolazione efficace, costruita su misura della popolazione e dei valori pubblici che si vogliono proteggere“.

C’è ancora molto da fare insomma per aggiornare e rendere sempre più sicuro il settore del gioco, un settore che è sempre più un’industria, tanto in Campania quanto nel resto d’Italia.