OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 246

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(f.n.) – Un Paese che ricorda e riconosce il merito degli operatori della Sanità Pubblica, degli Ordini Professionali, dei vari Consigli etc, è un Paese civile, degno e soprattutto accogliente e rassicurante, un Paese che premia con la massima onorificenza, coloro che si sono distinti in momenti di particolare pericolo per la popolazione, è un Paese riconoscente e nobile. Strano che, a proposito di calamità Covid 19,  tanto per fare un esempio calzante ed uscire dalla nebulosità omogeneizzata ed evanescente delle buone intenzioni, mentre si consegnano le Medaglie d’Oro ai meritevoli, ai signori dirigenti dell’Aorn in carica che, nel momento del pericolo sono stati molto attenti ad osservare le regole ed a preservarsi dal contagio, erigendo barriere insormontabili tra la sacralità delle loro persone fisiche e la zona del fuoco, sono state corrisposte nutrite premialità dalle commissioni di valutazione… Quindi medaglie al merito riconosciuto e… beaucoup d’argent a… cosa? Dalla determina dirigenziale 318 del 24 aprile u.s. apprendiamo infatti che, per le belle cose fatte negli anni 2020-2021 (???)  il bravo Gubitosa, la cara Siciliano, il formidabile Mariano, le dolcissime Annecchiarico e Carrara, riceveranno più o meno equamente ripartiti, quattro spiccioli pari a complessivi 201 mila 808 euro e 12 centesimi… La domanda sorge spontanea, si strozza in gola e riprende quota: ma… in virtù di quale ipotetico disegno, i signori succitati ricevono gli “euri”, mentre i dirigenti medici che, a suo tempo, si sono assunti rischi e responsabilità per gestire al meglio una patologia sconosciuta, dovrebbero sentirsi appagati esclusivamente dalla possibilità di illuminarsi ai riflessi, con tutto il rispetto, della Medaglia d’Oro? Poiché ai brutti, sporchi e cattivi come noi, non fanno difetto né la coerenza né la sincerità, dobbiamo riconoscere e lo ricordiamo a tutti, che l’emergenza nel nostro Ospedale è stata gestita dall’enfant prodige Mensorio, dal Chicco nazionale, da Paternosto, da Ponticiello, da Maggi e da Varricchio. Inoltre… c’erano in campo tanti dirigenti medici che non hanno percepito un euro, dal momento che, poiché erano dirigenti non avevano diritto allo straordinario né agli incentivi extra. Né risulta che il personale addetto alle pulizie, abbia ricevuto un centesimo dalla Regione, per essersi accollato rischi per i quali non aveva ricevuto alcun addestramento e quindi ignaro di eventuali procedure particolari. Tuttavia si è prodigato. Lo stesso dicasi per il personale della lavanderia e della cucina ed anche per gli addetti alla vigilanza. Ognuno per le proprie competenze, in trincea ha dato il massimo. Certo… era il loro preciso dovere ma, se il presidente della Repubblica consegna le Medaglie d’oro, significa che le circostanze affrontate e superate, non avevano nulla da dividere con l’ordinario e soprattutto il previsto ed il prevedibile. Ed alla luce di ciò che appare come una macroscopica ingiustizia, una miope valutazione dei fatti e dei protagonisti, non possiamo a questo punto, continuare a far finta di non essere al corrente di quanto succedeva ai tempi del Covid…anzi nei momenti più caldi, quando …davvero la situazione era disperata…Non possiamo ancora far finta di non sapere che agli ospedalieri, era vietato l’ingresso alla palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco…che ad alcuni dipendenti fragili era stato negato lo smart working, mentre qualche dirigente più che sano, lo aveva tranquillamente autorizzato… a se stesso…non possiamo dimenticare il personale sprovvisto di presidi di protezione, personale che per dodici ore evitava di bere per non avere la necessità di andare in bagno, dal momento che non c’erano le tute…qualcuno ha dimenticato che le volontarie dell’Avo, ad un certo punto,  sono state costrette a  cucire le mascherine ricavando il tessuto dalle lenzuola delle nonne,  per fornire il personale ed i pazienti dell’Oncologia…Ebbene… a queste persone forse avrebbero dovuto consegnare qualcosa di più e di più tangibile dell’onore, sicuramente gratificante, della medaglia, soprattutto a fronte delle “premialità” consegnate senza risparmio, ma soprattutto senza criterio accettabile, a chi si limitava a condurre videoconferenze dal monitor e dirigeva l’orchestra dalla cabina di regia, ben tutelato e ben protetto.   Ci auguriamo che quando arriveranno le “premialità”, prima di prodursi nella ruota, convincendovi di esservele sudate tutte, vi ricordiate del PS decimato dal contagio che aveva investito tutto il personale o quando a cominciare dal professore Calabrò e da Salzano, hanno cominciato tutti a fare i turni nei reparti di Osservazione e di Medicina Covid…Quindi onore a chi in nome della sua personale etica professionale ha dato il meglio di sé, durante la pandemia e onore soprattutto a quel dipendente biologo deceduto perché contagiato in servizio ed alla cui memoria nessuno ha pensato di dedicare una targa. Di cosa parliamo, ma…soprattutto di cosa vorreste parlare?, dell’emergenza Covid?, ebbene vi abbiamo regalato un breve riassunto, così quando prenderete il microfono per le solite chiacchiere, con la busta delle “premialità” in tasca, non farete brutte figure impappinandovi su cose che non conoscete…Ed anche questa volta vi abbiamo dato una mano. Hasta el Domingo!

2 Commenti

  1. Allo schifo delle leggi che si fanno per se stessi non c’è vergogna. E gubitosa non venisse più a dirvi che tiene quattro spiccioli che vuole dare a chi si è fatto il mazzo nel covid. La prox volta ci vanno loro. Se esiste la giustizia divina e terrestre la pagherete tutti. Spero che vi servano per pagare gli avvocati questi soldi.

  2. Graxie dottoressa, grazie a nome di tutti gli operatori della sanità che con dignità e abnegazione stanno ancora a lavorare con la mascherina con il caldo che arriva. Nostro dovere, ma anche loro dovere. Quei soldi in più sono un pugno in faccia a noi lavoratori. Vergogna

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