Per il mondo del gioco italiano sono settimane e mesi di cambiamenti. Sia a livello nazionale, verso la riforma generale del comparto, sia a livello regionale. L’ultima notizia riguarda la Campania: la Regione guidata da Vincenzo De Luca ha difatti istituito un Osservatorio Regionale sul disturbo da gioco d’azzardo, nella Direzione Generale per la tutela della salute della giunta regionale campana.
All’interno dell’Osservatorio, con una commissione che resterà in carica per tre anni, siederanno rappresentanti di tutti gli organi competenti per la vigilanza e il controllo sul gioco patologico, dal direttore generale dell’ASL di Salerno fino a rappresentanti del mondo della cultura e dell’istruzione e delle dipendenze. Ruolo fondamentale giocheranno gli assistenti sociali. In commissione anche Emanuele Cangianelli, presidente dell’associazione italiana Esercenti giochi pubblici, Sergio D’Angelo, rappresentante dell’associazione Sapar, Gennaro Parlati, numero uno di Sistema gioco Italia.
Come si diceva l’Osservatorio nasce all’interno di una serie di misure che coinvolgono il mondo del gioco italiano a livello nazionale e nel novero del più ampio pacchetto di misure introdotte dalla recente Legge Delega, che agisce sostanzialmente in più direzioni con un focus particolare su due aspetti considerati nevralgici, strategici e fondamentali per il futuro del comparto.
Con la delega che difatti apre alla riforma dell’intero comparto, l’Esecutivo introduce una serie di novità: aumentando, anzitutto, l’attenzione sul sistema concessorio e sui requisiti di onorabilità dei soggetti chiamati in causa, maggiori controlli per le certificazioni e per gli apparecchi. Ma l’attenzione sul Gioco Responsabile è preminente.
La Legge Delega sottolinea la necessità di un aumento di tutela per i soggetti più deboli, in particolare per quelli di minore età, tra i quali il gioco è sempre più diffuso. E rappresenta sì un divertimento ma non senza pericoli e degenerazioni. Per questo verso questi soggetti è prevista la diminuzione dei limiti di giocata e vincita, con il conseguente obbligo di formazione per i gestori e gli esercenti e il netto rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco.
L’altro punto su cui la Delega insiste riguarda le nuove regolamentazioni nazionali che da un lato uniformeranno le procedure per tutte le regioni, dall’altro elimineranno disparità e frammentazione emerse nel corso degli ultimi anni. Il tutto per trovare un equilibrio che manca da tempo. Per il funzionamento di un meccanismo sempre più organizzato, occorrerà anzitutto una sinergia tra le parti coinvolte. Sede di confronto istituzionale resterà invece la canonica Conferenza Unificata.
Il mondo del gioco è ad un passo dalla svolta. Questa volta la situazione sembra ben definita. Un sospiro di sollievo per gli operatori e per i giocatori che quotidianamente cercano uno svago nelle sale da gioco fisiche o online.