AMORE CHIAMA AMORE…STORIA A LIETO FINE DI MOKA E DEI SUOI CUCCIOLI

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351463010 1341259763092265 1759991966150962915 n AMORE CHIAMA AMORE…STORIA A LIETO FINE DI MOKA E DEI SUOI CUCCIOLILa storia di Moka e dei suoi otto cuccioli che l’amore di un ragazzo e la classe di una avvocata (ma quant’è brutto “avvocata”!), fantastica, come soltanto chi difende i diritti del Cuore può essere, oggi inizia il suo percorso in sicurezza.

La vicenda di Alessandro, Moka e gli otto cuccioli nati in Via Toledo, che, finalmente, oggi, vede la sua conclusione con il trasferimento della famigliola presso un rifugio privato, deve farci riflettere su come vanno gestite e prevenute situazioni analoghe – ha dichiarato Alessandra Pratticò, l’avvocato di cui sopra–  la frase che più spesso ho sentito in questi giorni è “non siamo assistenti sociali”. Bene, se si ritiene di dover intervenire in situazioni in cui sono coinvolte persone definite fragili bisogna ANCHE essere assistenti sociali. Gli homeless, in particolare, sono persone che nutrono una sfiducia verso l’intera società e che fanno fatica ad accettare regole imposte dall’alto. Costruire un dialogo sinergico con queste persone, trattarle da propri pari, non calpestare i loro diritti sono le prime basi per far sì che anche i loro animali siano adeguatamente gestiti. Puntare il dito, colpevolizzare, discriminare sono tutte azioni che implementano la loro chiusura ed il loro rifiuto rispetto a suggerimenti di buon senso come, appunto, la necessità di sterilizzare i cani che hanno al seguito. Mi auguro che la Città di Napoli, l’Asl Napoli 1 e l’Università possano stilare in maniera condivisa progetti seri per il monitoraggio degli homeless con animali al seguito, al fine di prevenire storie come quella di Moka e Alessandro ed offrire un supporto concreto a questi ragazzi che condividono l’intera esistenza accanto ai loro animali.”

Riassumendo la vicenda ricordiamo che in data 09/06/2023 si è tenuto l’incontro al POV dell’Asl Napoli 1, per la risoluzione della vicenda relativa alla cagna partoriente e gli otto cuccioli nati in Via Toledo a Napoli il 27/05/2023. Il cane, di proprietà di A.B., un ragazzo homeless di 24 anni, era stato tolto dall’Asl Napoli 1 al legittimo proprietario, mentre era ancora in travaglio a causa di un video “denuncia” circolato sul web. La “colpa” di A.B. sarebbe stata quella di aver consentito il parto nella vetrina di Via Toledo, suscitando l’indignazione degli astanti. Il POV dell’Asl Napoli 1 respingeva più volte A.B. che si recava sul posto chiedendo la restituzione dei cani. Così A.B. contattava l’avvocato Alessandra Pratticò che provvedeva ad inviare una diffida al POV della Asl Napoli 1 e alla Direzione Generale. Finalmente, dopo circa 10 pec dell’avvocato, quest’ultima ed il signor A.B. vengono convocati presso il POV. All’incontro erano presenti la dottoressa Marina Pompameo, direttore del POV ed i rappresentati dell’ufficio legale dell’Asl, da un lato, il signor A.B. e gli avvocati Alessandra Pratticò e Silvia Pettineo dall’altro. La discussione è durata quasi due ore e le posizioni “etiche” di ciascuna parte sono rimaste sostanzialmente immutate. L’avvocato Pratticò sostiene che il signor A.B. sia stato vittima di un gravissimo abuso determinato dalla discriminazione operata per la sua condizione di homeless, l’Asl sostiene di aver operato nell’interesse dei cani, apponendo sugli stessi un vincolo sanitario, data la condizione di “fragilità” del proprietario. Tuttavia entrambe le parti hanno convenuto che si dovesse trovare una quadra proprio nell’interesse di Moka e dei suoi otto cuccioli e che si dovesse creare una condizione di custodia, tale da garantire ad A.B. di poter riabbracciare i suoi cani ed ai cuccioli di poter essere affidati secondo modalità di sicurezza e trasparenza. Così, secondo le richieste dell’avvocato Pratticò, oggi Moka e gli otto cuccioli saranno trasferiti presso il rifugio privato la Natura srl in Marcianise, dove saranno custoditi sino allo svezzamento degli otto cuccioli. La giovane Moka sarà sterilizzata dopo lo svezzamento dei cuccioli e restituita al legittimo proprietario, il quale ha acconsentito alla richiesta della Asl affinché l’intestazione dei cuccioli venisse imputata al suo avvocato che, in collaborazione con la Lega Nazionale per la difesa del Cane resasi subito disponibile, provvederà a trovare famiglie idonee presso cui collocare i piccoli una volta svezzati.

L’avvocato Pratticò ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, sottolineando, ancora una volta, come, laddove si intenda intervenire in situazioni in cui siano coinvolte persone “fragili” bisogna farlo con metodiche di prevenzione e non di repressione e, soprattutto, non bisogna negare a queste persone il loro legittimo diritto di parola, perché ascoltare, comprendere, condividere sono l’unica strategia vincente.