OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 255

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(f.n.) – Un Memoriale sospeso a mezz’aria quello di oggi, in bilico… tra i sospetti che nascono, crescono e si moltiplicano, tutte le volte che il luccichio delle brillanti novità,  illustrate dalla classe dirigente del nostro Ospedale, convince sì, ma fino ad un certo punto e le varie zone d’ombra che, guarda caso,  gira gira e rigira, sono sempre presenti…Ebbene companeros, se anche le zone d’ombra rilevate nell’ultimo annuncio, dalla nostra naturale predisposizione ad essere brutti, sporchi e  cattivi,  dovessero, come in molti altri casi, una volta schiarite, collimare con i nostri sospetti, lo diciamo fin d’ora che non ci sarebbero definizioni all’altezza dei fatti, per rappresentarvi degnamente e come meritate…Premettiamo doverosamente il nostro personale convincimento che, ogni patologia invalidante, porti con sé qualcosa di oscuro e silenzioso, che va al di là della limitazione fisica, investendo e condizionando il pensiero, l’umore e persino le abitudini più radicate del soggetto interessato.  Secondo un giudizio, fondato esclusivamente sulle emozioni e la partecipazione solidale, ad esempio, coloro che sono costretti a portare la stomia, cioé i pazienti colostomizzati, ileostomizzati ed urostomizzati, oltre alla devastante sensazione del limite temporale, che frantuma irreparabilmente il famoso concetto di “eternizzazione”, denominatore comune di tutte le nostre illusioni, il loro status di assoluta problematica dipendenza, nel migliore dei casi da se stessi, rende la loro esistenza qualcosa di simile ad una vita incompiuta. Un giorno, in un Ospedale del Nord ci capitò di ascoltare un signore che, mentre  attendeva un medico, raccontava con molta tristezza ad un altro signore che era con lui, di avere imparato ad accettare ed a convivere con la sua stomia, improvvisamente e inaspettatamente… quando tempo prima,  recandosi in un centro specialistico per stomizzati, incontrò una mamma con il suo bambino di cinque anni…Il paziente era il piccolo, al quale un infermiere faceva vedere una piccola stomia con disegni colorati stampati…Il signore raccontava che, guardando quel bambino si era vergognato quasi, del suo disagio…L’esempio per quanto triste, vuole  rappresentare quanto si sia consapevoli del peso che questi pazienti vivono e si portano dentro. Detto questo, è appena il caso di ricordare che l’anno scorso fu inaugurato, all’interno della Uoc di Urologia, su indicazione del primario dottor Ferdinando Fusco, un Centro di Riabilitazione per Urostomizzati, tra l’altro unico in provincia di Caserta, proprio alla vigilia della Giornata Mondiale dello Stomizzato. All’inaugurazione erano presenti sia il vescovo Lagnese che don Antonello Giannotti, il presidente dell’A.I.Stom, Associazione Italiana Stomizzati e naturalmente la Direzione Generale. Oggi, con lo stesso spirito si presume, visto che l’obiettivo è praticamente lo stesso, quello di tener conto soprattutto della fragilità fisica e psichica del paziente stomizzato e della necessità di una adeguata assistenza ed informazione, la Direzione strategica dell’Ospedale, ha comunicato di avere sostenuto l’istituzione di un ambulatorio specialistico per i pazienti enterostomizzati, afferente alla Uoc di Chirurgia dei Grossi Traumi diretta dal dottor Mauro Andreano.  E fin qui nulla quaestio, anzi è appena il caso di evidenziare, che le virtuose Direzioni Generali ed i virtuosissimi primari e direttori, che hanno preceduto i direttori Fusco ed Andreano, forse avrebbero dovuto pensarci prima…anzi, a proposito…non è strano che nessuno ci abbia pensato?, ma il punto non è questo, bensì un altro. Mentre l’ambulatorio per urostomizzati funziona regolarmente ed al momento della sua istituzione, non si è fatto cenno alla presenza necessaria di alcun stomatoterapista, ci chiediamo,  visto che lo spirito e l’attenzione che ne hanno ispirato l’istituzione, come abbiamo detto è lo stesso, …per quale motivo nel nuovo ambulatorio per enterostomizzati, la cui supervisione è affidata al primario e la cui attività al dottor Mingione,  è necessaria la presenza della stomatoterapista Ylenia Antonia Basco?, così come viene specificato nel comunicato della direzione? Qualcuno e nella fattispecie il caro Dg Gubitosa dovrebbe spiegarci come mai la suddetta “stomatoterapista”, figuri nell’elenco dei dipendenti che sarebbero destinatari di incarichi autorizzati e di conseguenza, figurerebbe come referente sia della Coloplast Spa prima che della Convatec Italia Srl poi…incarichi per i quali avrebbe ricevuto 1875 euro e 500 euro per un totale di 2300, da aggiungere ovviamente alla retribuzione aziendale…Poichè le ditte sono entrambe produttrici di “stomie”, la funzione della signora Basco, in cosa consiste?, nel rappresentare il prodotto?, la “stomatoterapista” cosa fa esattamente?, oltre a guidare il paziente a convivere con un corpo estraneo e ad insegnargli l’esatta applicazione dello stesso, cosa fa?, mostra il modello di stomia al paziente?, riteniamo che il fatto stesso che figurino due marche di stomia ma… anche se la marca fosse una sola, sarebbe la stessa cosa, indica che vi  sia un interesse nell’acquisto delle stomie stesse. Quindi “stomatoterapista” è un titolo che confligge con il fatto che si sia referenti di una ditta produttrice, anziché di un altra e si sia, per quanto autorizzati, dipendenti di un Azienda pubblica, o no?  Caro Dg Gubitosa e se lei ci facesse la creanza di raccontarci un pò come funziona la cosa e con quale tipo di “disinteresse” vengano escluse altre ditte, noi le saremmo grati. Ma, poiché lei come al solito non  spiegherà nulla,  non deve meravigliarsi della sfiducia evidente nell’operato della Direzione strategica…viste le diverse cosucce a sostegno…Hasta el Domingo!

4 Commenti

  1. ……in anni trascorsi il “caro estinto” sembrava essere la grande vergogna, la grande impresa giudiziaria, il grande covo di pirati, il grande extra-business; erano tutti nefandi delinquenti, il caro Carmine, l’onta della medicina, il professionista da radiare da tutti gli Albi Professionali, il politico da affondare e, in verità, non ha mai fatto nulla per non farsi odiare e dire con coerenza anche la più dura realtà. Poteva essere di certo essere un valore per il territorio, ma quando doveva fare qualità non ha avuto mai la più serena lucidità. Tutto questo perchè pur avendo negli anni elargito prossimità, attenzione e favori a dismisura…. non è riuscito a mettere in riga… A questo punto ogni reparto da sempre parimenti al “caro estinto” ha avuto l’affare del “caro paziente”, dalla maxillo-facciale alla dermatologia, dalla cardiologia alla nefrologia…… la sanità in toto è questo e lo sarà come qualunque sistema che appartiene al grande pollaio della cosa pubblica.

  2. Io, l’ammiro molto dottoressa. A me dopo tanti anni e tante mortificazioni professionali effettuate da queste triade mercenarie su dipendenti indifesi mi viene solo da andare via. Nomi come Piccirillo, Grimaldi , nardi, casella, e non ultima Patrizia cuccaro sono l’esempio di come si può distruggere la carriera di professionisti ospedalieri. Non so come sia possibile che una dipendente venga pagata extra da una casa farmaceutica per fare il proprio lavoro. Probabilmente sono io che non riesco a trovare delibera di autorizzazione ma non ho trovato nulla che giustifichi una ricerca di studio o una sperimentazione. E poi mi scusi non ho capito perché due ambulatori simili con personale diverso ed investimenti diversi. Ultima cosa e non meno importante: per essere distaccato in un posto diverso dal reparto a fare un lavoro diverso dall’assistenza diretta la direzione ha usato qualche anno fa, giustamente, la selezione interna (vedi bando picc team, bando mobilità interna) come mai per questo ambulatorio dove per giunta ci sono contratti di consulenza la selezione non è stata fatta? Due pesi due misure? Poiché sono certa che lei per scrivere ha le prove di questi incarichi a pagamento potrebbe pubblicarli? Con le relative autorizzazioni. Così alle prossime richieste che faremo li potremo allegare ” come da precedenti vostre disposizioni”. Che schifezza fanno, che angoscia mi creda, che umiliazioni dobbiamo sopportare

    • Gentile Maria, non credo sia difficile per lei constatare di persona che la gentile stomatologa percepisce compensi dalle ditte, né che sia autorizzata a farlo. L’Aorn e la sua amministrazione trasparente le offriranno la prova. Grazie

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