CONDANNATO PER LE OFFESE A MASTELLA, ORA C’È CHI CHIEDE “PIETAS”…MA NON IL CONDANNATO

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“Leggo di un appello a me rivolto da parte del partito “Forza Italia” per dimostrare “pietas” nei confronti di chi vivrebbe nell’indigenza, rinunciando ad incassare legittimamente un risarcimento danni a seguito di una sentenza di condanna passata in giudicato, emessa dal Tribunale di Benevento, con cui un cittadino è stato condannato per diffamazione aggravata nei miei confronti avvenuta tramite Facebook” ha dichiarato Clemente Mastella. “Trovo davvero singolare che qualcuno abbia la sfacciataggine di etichettare solo come di “dubbio gusto” l’auspicio che io possa “fare la fine di Aldo Moro”, dopo avermi appellato come “cafone contadino” e “mangiapane a tradimento sulle spalle dei cittadini”. Non è una “frase di dubbio gusto”, è una condotta criminale che riporta anche ad una vicenda storica drammatica per il nostro paese, richiamando le brigate rosse, oltre ad auspicare la morte di un sindaco. A tanto si aggiungano le altre arroganti offese, intrise di odio, per cui vi è stata condanna. Non bisogna banalizzare la condotta di questi leoni da tastiera che alimentano l’odio e causano tanto male alle persone. Ridurre tutto ciò ad “essersi fatti prendere la mano” è risibile ed irriguardoso nei confronti delle migliaia di vittime che ci sono nel nostro paese a causa di questa tipologia di gravi reati. Inoltre, questo cittadino non ha minimamente chiesto scusa al sottoscritto o dimostrato il proprio pentimento, né prima né durante né dopo il processo. Evidentemente tale persona, a prescindere dalle condizioni fisiche e psichiche – aspetti di cui ovviamente non sono a conoscenza- rivendica la paternità della grave condotta e non si pente. Come ho fatto tante altre volte, a fronte di scuse sincere, non avrei avuto difficoltà a rimettere la querela e a rinunciare ad ogni forma di risarcimento. Ciò non è avvenuto! Ad oggi non mi è pervenuto nulla da questo cittadino, neanche per il tramite dei difensori. Vorrà dire che quando incasserò i 600 euro, come avevo già dichiarato, li devolverò in beneficenza a chi è animato da sentimenti positivi e non incivili”, conclude Mastella.