CASTEL MORRONE, DIMISSIONI DI ANTONIO RIELLO E PINA VALLEFUOCO: LE LORO MOTIVAZIONI

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VallefuocoRiello 173x300 CASTEL MORRONE, DIMISSIONI DI ANTONIO RIELLO E PINA VALLEFUOCO: LE LORO MOTIVAZIONICASTEL MORRONE – Antonio Riello e Pina Vallefuoco hanno rassegnato, giovedì sette dicembre, le dimissioni dai rispettivi incarichi di vicesindaco, il primo, e di assessori per le motivazioni di ordine politico e amministrativo che seguono.
“Eravamo convinti che qualcosa di realmente diverso potesse nascere dall’ottobre del 2021. In realtà subito è risultato palese quanto qualsiasi azione fosse dedita al voler lasciare le cose così come erano sempre state.
Già da tempo era venuto a mancare l’entusiasmo iniziale a causa di una continua marginalizzazione nelle decisioni importanti all’interno dell’amministrazione e nessun passo decisivo è stato fatto per poter dare inizio al cambio di rotta che ci eravamo prefigurati con il programma politico che la cittadinanza aveva apprezzato.
Tra i punti cardine delle linee programmatiche di mandato, difatti, c’era quello del “maggior coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nei processi amministrativi al fine di attuare principi di trasparenza, legalità, partecipazione ed etica pubblica”; difficile poterlo dire quando a non far parte del processo decisionale è una parte della giunta comunale stessa, svilita e ridotta a ornamento. In ultimo il procedimento concorsuale lampo di assunzione di dieci unità lavorative, ben lontano dai principi di “trasparenza ed etica pubblica” sopra citati, attuato senza gli indirizzi della giunta comunale. Basta dire che nel regolamento comunale da noi approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 77 dell’8 novembre 2023 all’articolo 2 viene riconosciuto che “Spettano alla Giunta Comunale la programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle quote di riserva, con indicazione delle relative modalità di copertura, Concorso interno, Concorso pubblico per titoli ed esami, Concorso pubblico per esami […]”, mentre con i bandi del concorso pubblicati già l’11 novembre 2023 abbiamo scoperto che tutto era già stato determinato al di sopra delle nostre teste.
Oltre alla mancanza di collegialità nelle scelte e condivisione della gestione, si verificava quotidianamente di essere scavalcati nelle direttive da noi date nei nostri settori, che nessuna documentazione e informazione veniva portata a nostra conoscenza nei settori di competenza, di dover difendere continuamente il programma amministrativo da attacchi portati avanti con spudorata disinvoltura.
Una velocità operativa fulminea quella dei concorsi che, ahinoi, non abbiamo potuto riscontrare nel resto degli obiettivi programmatici che ci eravamo preposti tanto come consiglio comunale quanto come giunta. Tra le riunioni di gruppo chieste e mai realizzate c’erano quelle ad oggetto il PUC, che avrebbe dovuto cambiare la visione di questo paese da qui ai prossimi trent’anni, completamente abbandonato al proprio destino nonostante le idee fossero ben chiare.
Nessuna svolta per la nuova destinazione d’uso dell’ex plesso scolastico del Torone da adibire a teatro, sala multifunzione oppure dello scheletro di cemento armato del “teatro-macello” da destinare alla nuova collocazione della caserma dei Carabinieri. Allo stesso modo nessuna svolta nella gestione dei servizi di raccolta rifiuti, di pubblica illuminazione, del cimitero o dell’idrico o ancora della depurazione, che ancora pagano le conseguenze delle scelte di una politica malsana che poco si interessava del bene e della salute della cittadinanza. La nostra scelta di dimetterci dall’incarico di assessori e da quello di vicesindaco è un atto di coerenza e nello stesso tempo un messaggio di fiducia, assunto con piena trasparenza al fine di tutelare la comunità, i cittadini e le cittadine morronesi.
Il nostro impegno con la cittadinanza resta intatto così come alta resta la nostra attenzione sull’attuazione del programma elettorale-amministrativo, ma non possiamo più prestare il fianco alla politica che non cambia.”