CASERTA, EX CANAPIFICIO CONSEGNA I PERSONALI OSCAR A OTTO CITTADINI DEL CASERTANO

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IMG 20240310 WA0039 300x225 CASERTA, EX CANAPIFICIO CONSEGNA I PERSONALI OSCAR A OTTO CITTADINI DEL CASERTANOCASERTA – Durante la notte si è tenuta l’edizione numero 96 della Notte degli Oscar, che ha visto il film ‘Oppenheimer’ di Christopher Nolan come vincitore incontrastato con sette statuette. In lizza per il premio per il miglior film internazionale c’era anche Io Capitano di Matteo Garrone, pellicola ispirata alla storia di Mamadou Kouassi, ormai uno dei punti di riferimento del Csa all’ex Canapificio di Caserta. Proprio la stessa associazione ha organizzato nella giornata di ieri 10 marzo una ‘premiazione speciale’ nella giornata di ieri per otto cittadini speciali all’Auditorium provinciale, protagonisti per l’impegno sociale, per poi essere salutati anche dagli stessi Garrone e Kouassi, in diretta streaming da Hollywood in attesa della premiazione.

IL COMUNICATO STAMPA DELL’EX CANAPIFICIO

In attesa della Cerimonia di Los Angeles, che vede la città coinvolta col film candidato “Io Capitano” di Matteo Garrone, ispirato alla storia di Mamadou Kouassi, Caserta ha consegnato degli Oscar speciali a 8 cittadini che quotidianamente si impegnano per rendere la nostra terra, una Terra da Oscar. La consegna, moderata dalla giornalista Nadia Verdile, si è tenuta all’Auditorium provinciale di Caserta.

Ecco i nomi di chi ha consegnato i premi e di chi è stato premiato:

Antonio Casale, direttore del Centro Immigrati Fernandes di Castel Volturno ha premiato Agyei Evans, lavoratore ghanese escluso dai canali di asilo politico e protezione internazionale, residente a Castel Volturno.

Sandro Ruotolo, giornalista, ha premiato Francesco Massarelli e Tiziana Ciccarelli per il loro impegno culturale e cinematografico.

Lella Palladino della Fondazione Una Nessuna e Centomila ha premiato Hayat El Bejjat, donna vittima di violenza.
Enzo Tosti, della rete Stop Biocidio, ha premiato il Coordinamento studentesco Kaos impegnato sul fronte ambientale contro la 4° linea dell’inceneritore di Acerra.

Eliana Riva, giornalista impegnata in Palestina, ha premiato il Comitato Caserta Città di Pace, fondato dal Vescovo Raffaele Nogaro.

Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Capua e Caserta ha premiato Leonardo Capurso, cittadino del Quartiere Acquaviva di Caserta, impegnato nei percorsi di rigenerazione delle case popolari.

Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione Con il Sud, ha premiato Margherita Tortora, impegnata nella cura condivisa dei giardini beni comuni della città.

Dopo la consegna degli Oscar, in video collegamento da Hollywood, Matteo Garrone e Mamadou Kouassi hanno raccontato queste ultime ore molto emozionanti di attesa della Cerimonia. Mamadou ha sottolineato la ricchezza di questi mesi così intensi, durante i quali, grazie al film “Io Capitano”, abbiamo avuto occasione di incontrare migliaia di persone, di studenti, che oggi hanno una consapevolezza diversa rispetto ai temi del viaggio, della migrazione verso l’Europa e del dramma umano che l’attuale gestione dell’immigrazione porta con sé.

L’iniziativa ha avuto anche un momento molto partecipato al mattino. Abbiamo infatti animato il cortile esterno della Casa del Sociale “Mamadou Sy”, presso l’Ex Onmi di viale Beneduce. Uno spazio sociale di importanza vitale per la città, che ne attende da 4 anni la ristrutturazione e l’apertura ad opera del Comune di Caserta, coi fondi regionali già stanziati. Nel cortile, si è tenuto lo spettacolo teatrale “O Sud è fesso” con Sandro Ruotolo, Patrizio Trampetti e Jennà Romano, le letture di Cinzia Crisci della Libreria Che Storia, lo Sketch Breakfast con Madame Pillow e tanti stand di artisti e associazioni.

Esiste un parallelismo molto forte tra la storia di accoglienza e di diritti rappresentata da Mamadou Kouassi e da “Io Capitano”, e il diritto fondamentale ad avere, a Caserta, spazi sociali dove esercitare la tutela per i cittadini in difficoltà, siano essi italiani o stranieri. È questo il messaggio che abbiamo voluto dare con l’iniziativa di oggi. Sono già 5 gli anni trascorsi dalla chiusura della storica sede dell’Ex Canapificio e da allora il Centro Sociale ed una intera comunità sono senza un tetto. L’apertura della Casa del Sociale “Mamadou Sy” di Caserta non può più aspettare e siamo pronti anche a gesti estremi se ciò non dovesse accadere nei tempi giusti.