SCANDALO OSPEDALE, CARMINE IOVINE DOMANI DAL GIP

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%name SCANDALO OSPEDALE,  CARMINE IOVINE DOMANI DAL GIPCASERTA – (Tina Palomba) E’ stato fissato per domani mattina l’interrogatorio di Carmine Iovine dinanzi al gip Villano. Secondo il suo difensore Bernardino Lombardi, Iovine intende rispondere alle domande che gli saranno poste dai magistrati. “Chiarirà alcuni passaggi e soprattutto, da quello che posso immaginare, penso verrà a galla che certamente non sarà sempre lui il responsabile di 15 anni di cattiva gestione della struttura ospedaliera”, ha spiegato a telefono il penalista Lombardi.

Intanto, secondo le intercettazioni e come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Dia di Napoli  ci sono davvero tante prove schiaccianti sulla cattiva condotta  dell’ex manager del presidio ospedaliero S. Anna e S. Sebastiano, cugino del collaboratore di giustizia Antonio Iovine.  In un passaggio il gip spiega “a seguito della verifica della commissione d’indagine Prefettizia ed degli accessi della DIA in Ospedale, lo Iovine cominciava a controllare la corretta esecuzione del contratto di prelevamento e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dall’Azienda Ospedaliera”.

“L’attività di controllo – continua il gip comunque – intrapresa da Iovine sull’esecuzione del contratto, risultava, comunque, non svolta sempre in modo corretto”. Invero, due impiegate dell’Ospedale in data 17.2.2014 lo informano di aver ‘dovuto’ firmare le bolle di pesata dei rifiuti speciali poste loro in visione dal personale della DES, lamentando di non avere però potuto effettuare alcuna ispezione al carico (No, io vi voglio dire una cosa, dico, questi qua si fiondano di pomeriggio e noi di solito…E ha preteso… proprio preteso… dice: “Io non me ne vado di qua fino a che qualcuno non mi firma!” Allora, io ho firmato, ma senza sapere che ha preso, che cosa non… Cioè io perché se devo firmare una cosa del genere, vado a vedere, vado a controllare! Cioè io ho firmato perché questo…). Di contro, Carmine Iovine   replicava: (E quindi, e quindi che dobbiamo fare?…Va bene, non hai fatto niente di illecito, non ti preoccupare!…Va buo’, ma questi sono tutti rifiuti controllati, non ti preoccupare! Non ci stanno problemi!)

Invero, non si faceva riferimento a rilievi e/o osservazioni di disservizi che, invece, la stessa Ragozzino aveva rappresentato nella conversazione  ambientale riferiva all’ing. Bartolomeo Festa, direttore dell’UOC Ingegneria Ospedaliera,  di “essersi resa conto che la cucina dell’ospedale autonomamente mandava nei reparti i vitti ad ammalati che non c’erano”, aggiungendo di essere  “avvilita per non essere preparata in tale materia”. Oppure, quando dichiarava al FESTA sempre nel corso di detta conversazione “lo spreco di denaro sostenuto dall’Ospedale di Caserta per un paziente che nell’immediato post operatorio a giornata alimentare costava 17.18 invece di 7 o 8 euro. Un guadagno per la ditta fornitrice EP Spa di 10 euro a giornata alimentare per ammalato”. Ed ancora, sempre nella stessa conversazione, quando la Ragozzino sosteneva di aver fatto adottare il “pranzo tenue” per una tipologia di ammalato e di aver scoperto dopo due mesi che la cucina ospedaliera autonomamente integrava altri alimenti al “pranzo tenue” con un chiaro aumento del costo del pasto giornaliero.

In tal contesto, rilevante risultava anche la conversazione con Iovine Carmine nel corso della quale la Ragozzino confidava a  Carmine Iovine, suo coordinatore e direttore della direzione medica di presidio ospedaliero, di aver paura di fare “certe cose” e faceva capire di aver presentato le proprie dimissioni vincolate, peraltro, per l’accettazione al fatto di dover “mettere le carte a posto” per una situazione insostenibile di irregolarità