di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – Da alcuni giorni “Ninuccio”, così lo chiamavano i tifosi della società di calcio, che ha militato per lunghi anni nel campionato dei semi professionisti, oggi serie D, ci ha lasciato con il sorriso sulle labbra e dopo aver difeso strenuamente la sua vita. Purtroppo il male del secolo non ha perdonato nemmeno lui, dopo che alcuni anni fa, aveva superato da grande campione i suoi problemi cardiaci, con un cuore diviso a metà, tra la città di San Prisco e quella di Santa Maria Capua Vetere. Per la sua altezza nessuno avrebbe scommesso un centesimo che sarebbe divenuto il numero 1, prima della U. S. San Prisco del presidente Domenico Casertano, scomparso alcuni giorni fa, e poi della U. S. Gladiator dei fratelli Pirolo e del ragioniere Maiello. Negli anni 70 e fine alla fine degli anni 80 aveva disputato campionati sempre da protagonista, mentre uno dei suoi mister, quando effettuava gli allenamenti, gli diceva: “Michele io ti allungo e tu diventerai un grande portiere”. Ai tempi di Tascone, Pinto, Qualano, Lucignano e tanti altri campioni, lui era il più piccolo, ma quando era a salvaguardia dei colori sociali del Gladiator diventava un gigante e volava da un palo all’altro per togliere dalla sua porta goal sicuri. Alcuni anni fa era andato via anche un altro campioncino che non aveva trovato fortuna nel mondo del calcio, Giuseppe Curatolo, ed ora sicuramente attenderanno al cimitero di San Prisco, Michele D’Orso, il campioncino che negli anni 70 fece parlare di sé insieme a Luigi La Cioppa. La città di San Prisco è già tappezzata di manifesti della U. S. Gladiator, mentre la salma giungerà dall’Ospedale Civile di Caserta intorno alle ore 10.00 e la cerimonia sarà officiata da don Enzo Di Lillo nella Chiesa Madre. La redazione di Appia Polis estende le condoglianze alla moglie ed ai due fratelli, Francesco, anche lui ex calciatore e ad Antonio, vigile del comando di Polizia Municipale della città di San Prisco.
