OSPEDALE, AMARCORD & ATTUALITÀ

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(f.n.) – Dec della ristorazione al lavoro… pranzo, presumibilmente di controllo, alla mensa ospedaliera, stessa spiaggia, stesso mare, stesso tavolo, stesse (ci auguriamo) pesche “gelidamente imbalsamate”, fredde e acerbe, in diretta dalla cella frigo del fornitore…I due ineffabili Dec si saranno ovviamente accorti che le pesche non erano state lavate, oppure erano troppo intenti a farsi una chiacchierata strategica con il GRU, magari sui prossimi concorsi o sulle prossime medaglie, da appiccicarsi in petto, oppure… sono state loro servite, fragole con la panna e le pesche sono state riservata ai degenti, subito dopo la fettina secca ed abbruciacchiata, come da tradizione? Chissà se i due Dec si sono consultati “zittu zittu” …sarà bene lo facciano visto che i pazienti pare si stiano lamentando con il tribunale dei Diritti del Malato…A questo punto è addirittura inutile, tornare ad intervistare il dottor Parillo…risponderebbe allo stesso modo dell’altra volta… “…nente sacciu…” E adesso veniamo ad una serie di meste considerazioni, indifferenti al commento del solito figlio imbecille della solita mamma, sempre incinta dell’imbecillità… usciamo dalla autodefinizione di “brutti sporchi e cattivi” per essere semplicemente e totalmente esterefatti e praticamente annichiliti, come succede ogni qualvolta andiamo a ritroso con il pensiero. A margine delle ultime novità, che hanno tentato di mettere in discussione la sopravvivenza della libertà e della democrazia, confermando le avvenute esequie virtuali dell’Aorn, definitivamente affossata da una frequentazione azzardata di personaggi in cerca di autore…, la mente e la memoria  oggi, assecondando un momento di nostalgia e rimpianto, vanno ai cardiologi Correale, Corsini, Chieffo, Persico, Romano, all’internista Tritto, all’ortopedico De Gennaro, ai chirurghi Di Maria e Lombari, al neurologo Maria, allo penumologo De Filippo ed al suo erede Cioffi, all’otorinolaringoiatra D’Anna, Marotta, per capirci il “signore” degli impianti cocleari, ai pediatri neonatologi Leopardi e Rolando, alla creazione del trasporto neonatale di emergenza con Falco, al radiologo interventista Belfiore, al gastroenterologo Forte, al geriatra Ricciardi ed alla sua erede, mai dimenticata  Caterina Trovello, al laboratorista Pedicini, al medico legale Pillari,  alla nefrologa D’Apice, al neurochirurgo Schonauer, ai ginecologi Izzo e Adinolfi e qualcun altro…E al di là delle scivolate amministrative, dobbiamo convenire che furono programmati organizzati e coadiuvati da alcuni dirigenti di altrettanto indiscutibile valore professionale, atterrati in Ospedale, certamente non per chiamata divina diretta, ma attraverso selezioni ad evidenza pubblica con concorsi per titoli ed esami. Nomi ed atti sono nella storia “positiva” dell’ospedale e, così tanto per gradire, potremmo addirittura suggerire, timidamente alle new entry in lotta con la democrazia, lo studio di questi atti onde evitare continui, esilaranti, errori di diritto e persino di italiano. Tant’è…purtroppo oggi si scrivono atti ad immagine e somiglianza di prestigiosi personaggi politici esperti nell’utilizzo del congiuntivo… Orbene a conclusione dell’amarcord dobbiamo convenire che codesta direzione strategica ha inferto all’immagine di questo ospedale, alcuni colpi decisamente mortali… infatti, fatta eccezione per qualche presenza primariale degna di questa posizione, (fortunatamente ci sono e ne parleremo con grande convinzione e dati di fatto, perché non fanno rimpiangere alcune professionalità del passato, anzi le onorano)),  si è ritenuto di nominare dirigenti con incarico di direzione cioè con funzioni primariali, Sgueglia Tommaso, Mensorio Mario, Danilo Lisi, Dello Stritto, Natale, Guarino, D’Ambrosio, Manni… con tutto il rispetto possibile ma con tutta l’obiettività possibile…registriamo con la speranza che ne sentano tutto il peso…Manfredonia al posto di Belfiore, Rosato al posto di Maria (Neurologia), Rocco (Gastroenterologia) al posto di Forte, Di Salvatore (Pneumologia) al posto di Cioffi, Schioppa Analisi, Orabona (anatomia) al posto di Buonomo, Mangiacapra (Nefrologia) al posto di D’Apice, con preocedura ex art,.18, riservata solo agli interni e con bandi relativi a dir poco meravigliosi e meraviglianti. Uno per tutti. Nel bando “organizzazione etc” che vede vincitore il beniamino per eredità paterna dall’ex direttore generale Annunziata,  uno dei requisiti per essere ammessi a partecipare era “essere dirigenti a tempo indeterminato presso la direzione sanitaria”  ne è conseguito che ha partecipato solo il Mensorio e la dottoressa Carla Casella che per circa trent’anni ha lavorato in direzione sanitaria e fino a poco tempo addietro, è stata ovviamente esclusa. E adesso chiediamo lo stesso silenzio “circostante” che si è ritenuto di indossare come un’armatura a tenuta stagna, nel momento in cui molti hanno storto il naso, ma tutti hanno taciuto… Hasta la vista!

6 Commenti

  1. I sindacalisti sono stati tutti comprati. Uno ha il figlio nel laboratorio analisi. Uno ha la moglie al chet. Uno ha il.figlio in dialisi.una ha la figlia oss. Uno ha il.figlio al.cup. se solo alzano la cresta vengono subito richiamato all’ordine, adesso fanno gli scendiletto di questi direttori, non possono nemmeno aprire la bocca. Devono solo vergognarsi e andarsene.chi non ha figli sta aspettando di fare il coordinatore e ingoia qualsiasi cosa pur di avere i fatti propri. È uno schifo.

  2. Dottoressa ma secondo lei è legale che ogni direttore che viene fa quello che vuole? Annunziata assumeva, la commissione chiamava consulenti,ferrante licenzia ,fa nomine, qualcuno ha assunto interinali dalle segreterie politiche e degli amici degli amici…ma è la nostra vita …cambiano la nostra vita …cambiano la vita dèi nostri figli. Ci stanno mxngiando il futuro

  3. Sa qual’è la cosa scandalosa? Che l’attuale dirigenza medica si cala le bragHe davanti alla triade. Un Tritto o un Correale l’avrebbero messo sull’attenti. Ricordate il passato ed imparate ad alzare la testA

  4. Si ricordi che Chianese fa parte del consiglio di disciplina ed un amico li fa sempre comodo. Il direttore del gru è il capo del personale. E le ho detto tutto. Etica e rispetto degli altri non appartengono a certi uomini

  5. I medici dell’ ospedale di Caserta, così come alcuni direttori erano degli esempi, di professionalità, preparazione , umanità e accreditati da una vita di esperienze sul campo.Adesso è cosi dappertutto, la politica invade a modo suo, il settore più delicato per la vita dei cittadini. La politica di Caserta è scomparsa e con loro tutto il resto, tutto quello che dava prestigio a Caserta. Siamo una colonia ma non della migliore, ma di una discutibile rappresentanza di Napoli,di Avellino e di Benevento. I politici casertani hanno tutte le loro colpe.ma se non si svegliano sono ancora più colpevoli e partecipi di questi scempi.

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