I RICORDI DI UN GIOVANE PADRE OBLATO UCRAINO

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di Carmine Eliseo

Chiesa Immacolata Concezione I RICORDI DI UN GIOVANE PADRE OBLATO UCRAINOSAN PRISCO – La sede dei Padri Oblati si trova nella città di San Prisco e tutti coloro che fanno parte della Parrocchia della Santissima Immacolata Concezione (nella foto) della città del foro sono ospiti di questa comunità, guidata da don Ciro, un altro giovane sacerdote stimato e voluto bene dall’intera comunità. Ebbene con un ritorno al passato, anni 60 fino alla fine degli anni 90, i giovani di San Prisco, ricordano con tanto orgoglio uno dei fondatori di questa sede, Padre Verazzo, l’oblato burbero, ma politico di razza della Democrazia Cristiana, che negli anni 70 e 80 ha inserito tanti giovani nelle aziende del casertano e del napoletano. Ebbene, da un paio di anni, approdano presso questo centro oblato, tanti giovani sacerdoti, da don Ciro all’ultimo giovane ucraino, padre Audrey, il quale domenica 17 ha celebrato la sua prima messa in Italia, coadiuvato da don Iacopo. Una storia bellissima la sua che a dieci anni andava con la mamma a pregare in un istituto religioso di suore, perché all’epoca in Ucraina vi era la dittatura e le chiese erano chiuse. Ebbene questo giovane, che nella sua vita, ha portato sempre nel cuore Gesù, grazie a questa mamma, da maggiorenne andò in Spagna e precisamente a Madrid, dove fu accolto insieme a tanti altri giovani in una comunità di oblati. Lui lavorava ma continuava a pregare, avendo trovato un padre spirituale con il quale si confrontava sempre, ma non aveva ancora deciso di vestire l’abito talare. Dopo tante vicissitudini riuscì a collegare il cuore con la mente e scoppiò al suo interno quella grande fede nel Signore, grazie anche alla sua mamma che nel frattempo si era trasferita a Napoli. Ebbene dopo tanti errori e tanti sacrifici, prese i voti a Madrid e domenica ha celebrato la sua prima messa in Italia, a Santa Maria Capua Vetere. Una storia commovente che ha portato i fedeli, dopo l’omelia, ha incoraggiarlo con un lungo applauso e lui si è commosso, ringraziando tutti per l’accoglienza, ma in principal modo Padre Ciro, il deus ex macchina di questa parrocchia, voluta fortemente da Padre Clemente, il quale da qualche anno è stato trasferito nella Parrocchia di San Vitaliano, sempre nella città del Foro, e con il quale, gli oblati di San Prisco hanno ottimi rapporti. In un mondo in cui, le guerre, sia politiche che religiose, continuano a mietere vittime, qualche raggio di luce, come quello di questo giovane sacerdote, dovrebbe essere di insegnamento ai giovani di seguire la giusta strada indicata dal Signore, con il quale, attraverso le preghiere bisogna confrontarsi tutti i giorni.