CASAGIOVE – Riceviamo e pubblichiamo lungo comunicato di Casagiove nel Cuore, gruppo d’opposizione.
“È agghiacciante e quanto di più inaccettabile sentire dire da un primo cittadino che la violazione di un regolamento comunale “sia un cavillo formale”. Il rispetto dalle leggi, di tutte le leggi, dalle disposizioni europee fino alle consuetudini, è un dovere imprescindibile ed escluso da ogni negoziazione.
Si tratta di quel patto sociale supremo che lega ogni cittadino al proprio Stato e su cui si fonda ogni moderna democrazia.
IL RISPETTO DELLE LEGGI NON PUÒ, E NON DEVE ESSERE CONSIDERATO “UN CAVILLO FORMALE”.
Da Giungo 2018 ad oggi Casagiove nel Cuore ha presentato poco più di 20 interrogazioni e 17 accessi agli atti, ricevendo 0 risposte. Questi sono i numeri. E non di certo centinaia di richieste che avrebbero ingolfato gli uffici comunali, cosi come Corsale vorrebbe far credere.
Chiediamo risposte.
Chiediamo risposte per i cittadini che oggi, ancora più stanchi di questa politica lontana da ogni elementare rispetto dei principi di legalità e democrazia, continua ad amministrare la res publica come un bene privato, con buona pace “dei cavilli formali”.
La mia richiesta di rivedere le tariffe dell’Imu sulle aree fabbricabili nasce dallo studio delle relative tariffe applicate dai comuni limitrofi, che garantendo ugualmente servizi indispensabili, non fanno gravare sui cittadini i propri fallimenti, e non di certo da parentele che potrebbero usufruire dello sgravio che garantirebbe, invece, quella che viene definita equità sociale.
La mia famiglia mi ha insegnato a rispettare gli impegni, privati o pubblici che siano, e non trovare escamotage e soluzioni fantasiose. Legalità vuol dire far rispettare le regole, nei tempi e nei modi previsti da quelle stesse norme che oggi, vengono definite “cavilli formali”. Legalità vuol dire rispettare i pagamenti dei canoni di affitto nei tempi stabiliti dai contratti e non generare innumerevoli stralci e saldi, nella speranza di ristabilire uno stato di legalità, ovviamente solo apparente!”
