(f.n) – Quel che resta delle proteste “sgolate” inutilmente sui social o gorgheggiate nei convegni o delle affannose disquisizioni sul nulla di fatto e sul molto programmato e soprattutto sull’universo inventato e sparso a pioggia in virtù di cariche conquistate a tavolino, è nella “recentissima” immagine del Chiostro di Sant’Agostino, che risulta “stranamente”, (vista la “proverbiale solerzia” dell’amministrazione in carica), inalterata, dall’ultimo scatto effettuato un anno fa…Una vergogna doc era ed un vergogna doc è…Le costanti in negativo, in questa città sono l’unico riferimento certo…in bilico sul baratro… Interessa davvero poco al cittadino la presidenza dell’Anci conferita al primo cittadino, soprattutto a margine della strategia casereccia che ne ha reso possibile la “conquista”, visto che Caserta è sempre più sporca e confinata ai margini di se stessa da tutti i punti di vista. La strategia del disorientamento della comunità, attraverso lo sbandieramento di una carica che dovrebbe lasciar intendere chissà quali futuri benefici per la stessa, ha fatto il suo tempo ed è appena il caso di evidenziare che, prima dell’attuale amministrazione, intere schiere di notabili, si sono cimentati, più o meno gloriosamente, in questa sceneggiata che, a quanto pare, riesce a divertire soltanto il primo cittadino, il quale continua a sorridere in maniera inalterata ed inalterabile con invidiabile inamovibilità. La Città è lurida ad iniziare dal suo ingresso…il classico biglietto da visita per l’inferno…l’ultimo tratto di Viale Carlo III è il surrogato di una discarica in cui si trova davvero di tutto… dal topo morto ai suoi parenti vivi, le cui dimensioni mettono in fuga i gatti del quartiere… Ma il sindaco di tutti e 
quindi anche dei cretini che “parlano male della Città”, continua a spargere il sale della sua arguzia di fuori porta…perché bisogna pensare in grande…infatti ha ragione…ma sarà difficile arrivare a pensare in grande, se il rischio di romperci la testa e quindi di non pensare in assoluto, è in agguato appena mettiamo il piede fuori dalla nostra casa….E mentre il sindaco impreziosisce la sua risatina, con il crisma del consenso “regionale programmato”, noi ci limitiamo ad un giretto nei dintorni e scopriamo che non è necessario andare troppo lontano per incontrare qualcuno, che ha capito perfettamente cosa significhi fare il sindaco e qualcun altro che ha afferrato al volo il concetto di “assessore all’arredo urbano”…
Al di là dello squallido grigiore che incombe sulla città capoluogo, pomposamente guidata dal presidente dell’Anci regionale, fortunatamente con una visita nel comune di Cervino, abbiamo la possibilità di riconciliarci con il concetto di ordine e di bellezza…assessore Alessandro Pontillo, non sia così discreto… perché non fa un colpo di telefono o magari manda un messaggio whatsapp all’assessore Pasqualina Vigliotti e le chiede un incontro per disquisire sull’etica ed estetica dell’ordine e arredo urbano attraverso i secoli?, anzi no…lasci perdere… Andate a farvi un giro a Cervino, tutti voi della Giunta e per piacere vergognatevi! Hasta al suerte!
