OSPEDALE, FURTI & AGGRESSIONI…SICUREZZA IN PANNE…

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(f.n.) – L’Aorn è nuda…che la sua “efficienza” sia solo un abito invisibile lo si evince “anche” dalle aggressioni in Pronto Soccorso e dai furti nei reparti…armadietti apparentemente custoditi che si svuotano, portafogli che si volatilizzano, documenti compresi, esibizionisti che piombano in Pronto Soccorso sfasciando quello che capita, gente che fuma tranquillamente ovunque, all’esterno ed all’interno dell’Ospedale, lasciando cicche dappertutto, qualche dipendente “girovago” sempre in giro fuori dai reparti, mentre dovrebbe essere in servizio all’interno degli stessi, cartelle fotocopiate in totale tranquillità…parcheggi senza delimitazioni per gli stalli…ognuno parcheggia come e dove vuole… una vera e propria dimensione di monotona trasgressione ed illeceità, ogni tanto interrotta dallo sfrecciare simpatico, di un topo pellegrino in trasferta e dal veloce passeggio rasente i muri, di un paio di blatte in vacanza premio, che insieme, tentano di riportare il pensiero ad una strana,  poco asettica ma… vivace normalità… Ci si interroga, intanto e, con grande ambascia, sull’utilità della videosorveglianza e sulla collocazione delle videocamere…mentre un altro interrogativo senza risposta, riguarda la squadra antifumo e l’orario eventuale, in cui presta servizio effettivo…Ma la questione di maggiore importanza, riguarda il sistema di sicurezza ed il numero di persone impiegate  nello stesso, visto che il pericolo di aggressioni, soprattutto notturne, in un Pronto Soccorso, è piuttosto alto e le cause scatenanti possono essere diverse e tutte più che possibili,  ad iniziare dallo stress provocato dalle lunghe attese cui sono sottoposti, per diversi motivi, i parenti dei pazienti. La violenza non è mai giustificata ma esiste e, tentare di evitarne le scomposte dimostrazioni, sovente è soltanto una questione di organizzazione, oltre che di garbo e di tolleranza. La storia è questa da qualsiasi parte la si giri…Nel tempo ed attraverso gli anni, la storia non ha subito la benché minima variazione e nessun manager o commissario, è riuscito ad organizzare un sistema di sicurezza a 360 gradi, degno di questo nome…c’era sempre qualcosa che non si doveva vedere o non si doveva sentire o non si doveva registrare…c’era sempre qualcosa di “grigio” da tutelare.  “Tutti siamo cattivi in una storia raccontata male”, scrive casualmente ma non troppo, sul suo profilo fb, il manager Mario Ferrante, secondo uno stile che gli è proprio e che vorrebbe apparire sibillino ma che è solo stantio. Ferrante è assai permaloso e forse vorrebbe che si parlasse di lui come egli appare, fulgido e in odore di santità… ma soltanto nei suoi sogni. Nel caso si riferisca alle critiche nei suoi confronti, sappia che qualora decidesse di tacere, offrendo finalmente prova di buon gusto e senso del pudore, inizierebbe a riqualificare in parte, la sua immagine. Difficile mettere gli orpelli ad una storia lascia a metà, caro Ferrante e la sua storia a Caserta è rimasta in bilico per assenza di coraggio…ed il suo sistema di sorveglianza che doveva “beccare” soltanto chi denunciava le magagne ospedaliere, come vede, fa acqua da tutte le parti… Hasta la suerte!

7 Commenti

  1. Una volta esistevano i controlli notturni nei reparti, poi poiché proprio i sindacalisti la sera andavano a nanna …si è preferito far finta di niente. E poveri noi malati.a voglia di chiamare perciò fanno stare le badanti che loro stesso presentano

  2. A proposito di aggressioni, ma quella dello scorso Aprile , 6 Aprile 2019, è rimasta impunita, o chi l’ha messa in atto, in un luogo pubblico, gode di “immunità planetaria”. Dove sta la Commissione di Disciplina Aziendale? Sta decidendo di archiviare senza motivare?

    • Solita pastetta ci cumparielli. Chianese,patitucci e sgueglia si sono calati le braghe davanti al sindacato “di maggioranza”. E ovviamente commissario e subcommissari nella loro magnificenza fanno fatto finta di niente. Probabilmente si mettono paura pure loro delle vendette trasversali. E poi il commissario vuole rimanere probabilmente a fare il prossimo direttore generale quindi è meglio non aprire troppi fronti di lotta

  3. Nel frattempo infermieri ed oss fuori da ogni logica vengono a lavoro in divisa direttamente da casa e c’è poi chi addirittura entra in servizio timbra e va a fare colazione da Pieretti. Controllare per credere

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