ASL E MIGRANTI, TRA FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI……

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Il Cerusico che legge di tutto, si imbatte in una nota pubblicata da Mariangela Tessa di Wall Street Italia dal titolo particolarmente preoccupante: “Allarme povertà sanitaria, in migliaia costretti a rinunciare alle cure”. Ma come, l’Italia non era quel Paese che aveva la miglior Sanità del Mondo? E allora, chi è che mente si chiede Il Cerusico? “È sempre più emergenza spesa sanitaria in Italia. Mentre cresce la quota di spesa farmaceutica totalmente a carico delle famiglie (non coperta dal SSN), che passa dal 37,3% al 40,3%, sono oltre 12 milioni gli italiani che, proprio per via dei maggiori costi, hanno limitato la spesa per visite mediche e accertamenti, mettendo così in secondo piano la prevenzione. Contestualmente, la quota coperta dal SSN è passata dal 62,7% al 59,7%. Analizzando le fasce più deboli della popolazione, nel 2019 – rileva la ricerca – sono state 473.000 le persone che non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avevano bisogno per ragioni economiche Le difficoltà sono superiori anche per le famiglie non povere con figli (ha limitato la spesa o rinunciato del tutto il 20,7% di esse) rispetto alle famiglie non povere senza figli (18,3%). Considerando il totale delle famiglie (povere + non povere) ha limitato la spesa o rinunciato del tutto alle cure il 22,9% di quelle con figli, contro il 19,2% di quelle senza”. Alla faccia della miglior Sanità del Mondo! Il Cerusico non ci crede a questi dati e li attribuisce a qualche fazioso che vuole mettere in cattiva luce le Istituzioni Sanitarie nazionali, regionali e locali. Infatti, a conferma di questo basti pensare che l’Asl di Caserta da qualche anno batte tutti i record in materia di “riduzione della spesa farmaceutica” al punto tale di essere diventata un modello regionale! Salvo poi battere un altro record nazionale, quello dei Tassi di fuga extraregione dei cittadini utenti.1 1 ASL E MIGRANTI, TRA FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI……Ma c’è un’altra notizia di queste ore che stuzzica la curiosità e la voglia di sapere de Il Cerusico ed è quella che annuncia che l’Unione Europea stanzia per il Comune di Caserta diverse centinaia di migliaia di Euro, dei 10 milioni previsti, per 18 Comuni italiani. “In Italia, il finanziamento supporterà le comunità di migranti che devono affrontare situazioni precarie in 18 Comuni italiani, supportando progetti civici, fornitura di alloggi e servizi di emergenza come l’acceso a cure mediche e assistenza di base”. Ora, al di là dello spirito altruistico e di accoglienza che anima tale iniziativa, Il Cerusico, prova a fare in po’ di ordine nel proprio archivio cartaceo perché, a fronte delle notizie di Mariangela Tessa, qualcosa non gli torna. E si riferisce specificamente ai fondi già destinati, stanziati e spesi dall’Asl di Caserta a favore dei migranti. E, per fare questo, bisogna partire da molto lontano, ovvero dal 2000 allorquando furono istituiti gli STP (Stranieri Temporaneamente Presenti, cosa per la quale con la Delibera n. 621 del 12.05.2017 si affermava “…che nel corso dell’anno 2016 è stata approvata a consuntivo la rendicontazione delle spese sostenute per le prestazioni di ricovero erogate agli STP dalle strutture ospedaliere pubbliche ….nonchè dal Dipartimento Dipendenze Patologiche per gli anni 2013, 2014, 2015 e, per la spesa farmaceutica, per l’anno 2015”. Totale Euro 2.800.000,00. Per passare, poi, alla Delibera n. 1578 del 11.12.2015 con cui parte il Progetto “Equità in Salute”. Il Progetto destinato, tra gli atri, anche ai migranti (Macroarea 1 e 2), che prevede una spesa di Euro 700.000,00 per suppellettili ed attrezzature varie, oltre a personale vario tra cui Mediatori Culturali, Infermieri, etc.. Poi, fu previsto persino l’acquisto di un Camper per il costo di Euro 50.000,00!!! Con Delibera n. 144 del 06.02.2017, con una nuova riprogrammazione, si rivedono i costi per un ammontare di Euro 1.485.339,95!!! Le azioni a favore dei migranti non finisco comunque qui, se è vero come è vero che con Delibera n. 248 del 27.02.2018, si prevede la “pubblicazione di un bando per la selezione di partners” con la stessa sola Asl di Caserta per accedere ai Fondi Europei per l’assistenza ai migranti, appunto. All’Art. 6 del Bando è chiaramente indicata la somma dell’assegnato pari al 25% e comunque non superiore a 900.000 Euro. Senza contare la Delibera 297 del 2018, che pur riapre il bando previsto dalla 248, bando indetto ufficialmente dal Ministero degli Interni su relativa carta intestata e che punta al finanziamento di 15 milioni di Euro!!! Si badi bene, nessuna di queste Delibere menzionate è mai stata revocata!!! Anzi, STP, Equità in Salute, Demetra, Ministero degli Interni!!!2 2 ASL E MIGRANTI, TRA FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI……E giungiamo all’A.D. 2019 allorquando con Delibera n. 262 del 22 ottobre, l’Asl di Caserta è destinataria di Euro 89.428,66 per il Progetto F.A.M.I. “Salute e Inclusione” sempre a favore dei migranti da parte della Prefettura di Caserta. Ora che siamo a Dicembre del 2019 giunge la notizia di una nuova mietitura di Euro grazie ai 10 milioni previsti dall’U.E. per 18 Comuni italiani. Il Cerusico, a questo punto è alquanto frastornato. Ma, tra Progetti locali (STP), tra quelli Regionali (Equità in Salute, Demetra), tra quelli Nazionali (S.P.R.A.R., etc.), tra quelli del Ministero degli Interni (F.A.M.I.), si ha la contezza analitica dei fondi effettivamente erogati? Una parcellizzazione assurda ed incomprensibile che lascia spazio a più di un dubbio. Cui prodest scelus, is fecit (?). Allarme povertà sanitaria, in migliaia costretti a rinunciare alle cure”………

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1 commento

  1. Non dimentichiamo ke di ytutti questi benefici solo una minima. Parte degli extra comunitari ne fa beneficio, in quanto legalmente registrati e con documenti a regola. I più afferiscono in urgenze al. Pronto soccorso per patologie ben note quali alcolismo e agitazioni psicomotoria che non solo intasano i pronto soccorso, limitano l attività degli operatori ma dulcis in fundo vanno a pesare sul sistema delle ASL. Con una spesa non so fino a che punto profiqua, considerando che alla dimissione tutto torna in essere come in precedenza. NESSUNA TERAPIA VERRÀ CONTINUATA. questo non è pensare da razzisti, assolutamente, ma due conti in tasca al di là degli stanziamenti vanno fatti.

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