SILVIO SASSO, IL CINEMA CORSO ED IL DISTURBO BIPOLARE

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ANNUNCIATA LA RIAPERTURA DELLA SALA CINEMATOGRAFICA ACQUISTATA DA GINO TOMMASINO

    –     di Salvatore Zinno     –        sasso cinema SILVIO SASSO, IL CINEMA CORSO ED IL DISTURBO BIPOLARE

Finalmente una buona notizia a Sessa Aurunca, riapre il cinema Corso, la storica sala cinematografica cittadina chiusa da circa un ventennio.

Buona notizia sì, ma contornata da inevitabili polemiche innescate dai comportamenti del “solito” sindaco Silvio Sasso.

E cosa ha combinato questa volta il nostro SS? La questione nasce lontana, quando nel 2014 l’allora Sindaco Luigi Tommasino decretò l’acquisto all’asta del cinema detenuto da una società privata per salvare l’immobile da un diverso uso immobiliare. Da lì partì una traversia giudiziaria che raccontammo al suo epilogo in un nostro precedente articolo (LEGGI).

Ricapitolando i fatti: nel 2014 il comune di Sessa Aurunca guidato da Tommasino, partecipa al’asta per l’acquisto dell’immobile e se ne aggiudica l’acquisto; nel 2015 la Procura di Santa Maria C.V. – su un’attività investigativa condotta da uno zelante poliziotto sessano – apre un’inchiesta chiedendo addirittura l’arresto di Tommasino e di tutta la sua giunta; nel 2019 tutti assolti perché il fatto non sussiste.

Nel frattempo, in città si registrarono molti pareri sulla faccenda, c’era il fronte del “no acquisto” e quello favorevole all’acquisto; i due schieramenti si fecero sentire molto specialmente sui social.

Tra i favorevoli all’acquisto, c’era anche il PD sessano, all’epoca rappresentato dal segretario cittadino Silvio Sasso, il quale pubblicò un suo personale elogio alla giunta avversaria del sindaco Tommasino, per poi costituirsi parte civile nel processo contro lo stesso Tommasino una volta che lo stesso Sasso divenne sindaco di Sessa nel 2016.

Oggi Silvio Sasso è orgoglioso promotore della riapertura al pubblico della sala cinematografica da lui ristrutturata.

Diteci ora voi, cari lettori, se non si tratta di disturbo bipolare questo!

La costituzione di parte civile è stata la mossa più folle che questo sindaco abbia potuto fare all’epoca, nascondendosi dietro la frase di rito: “è un atto dovuto”, smentito da numerosi avvocati esperti del settore, nonostante sia egli stesso un avvocato; mentre fu chiaro a tutti che era solo un tentativo di affondare il coltello in una presunta ferita del suo nemico politico, il suo incubo ricorrente, Luigi Tommasino. Coltellata risultata vana perché il “fatto non sussiste”.

Il Silvio Sasso divenuto sindaco, all’epoca della costituzione di parte civile affermò che <<l’acquisto del cinema Corso ha arrecato gravi danni patrimoniali e non patrimoniali, soprattutto all’immagine dell’Ente e della collettività>>, danni che poi egli ha perpetrato finanziando la ristrutturazione del complesso immobiliare, come da lui stesso dichiarato, che ha compreso una nuova controsoffittatura, nuovi pannelli fonoassorbenti, nuove poltroncine e chissà cos’altro.

A proposito dei lavori di ristrutturazione ed in vista dell’inaugurazione di questa sera, speriamo che l’impresario cinematografico SS si sia preoccupato di acquisire tutte le autorizzazioni previste in merito di prevenzione incendi, vie di fuga, sicurezza degli impianti elettrici e il collaudo generale della struttura; ma soprattutto, si sia preoccupato di rilasciare la licenza di agibilità per l’apertura di cinema/teatri ecc. così come previsto da un regio decreto del ’31.

Questa sera quindi, con la benedizione dell’onnipresente Vescovo Francesco Orazio Piazza, si terrà la cerimonia di inaugurazione del “Nuovo cinema Corso”, creatura plasmata dalle mani sapienti del Sindaco Sasso, il quale ha volutamente escluso dal cartellone degli invitati chi gli ha permesso di fare questa inaugurazione, ovvero Luigi Tommasino e la sua giunta che acquistarono l’immobile cinque anni fa; decisione che ha ovviamente fatto venire il mal di pancia agli esclusi. Il cartellone prevede tra gli invitati solo tre delle numerose associazioni culturali sessane che si occupano di teatro e spettacolo, sono le tre associazioni che senza girarci troppo attorno sono organiche al centro sinistra locale, partecipate legittimamente da attivisti politici di questa area politica, che però furono anche tra coloro che quando Tommasino decise di acquistare la sala cinematografica si espressero in maniera polemica verso questa scelta.

Questione di stile si dirà…

Veniamo invece alla gestione della sala. Come annunciato dal sindaco SS, il nuovo cinema corso, per quanto attiene la programmazione cinematografica commerciale, funzionerà con affidamento esterno e questo affidamento diretto è stato assegnato motu proprio al sig. Raffaele Aceti imprenditore del settore con un’azienda di famiglia – da questo giornale già definito “personaggio tentacolare” per altre vicende legate alla sanità pubblica della quale è dipendente.

Anche questa questione dell’affidamento diretto, ha fatto sorgere interrogativi da parte di chi ha voluto l’acquisto della sala qualche anno fa, perché nel 2015, la giunta Tommasino predispose una delibera con la quale recepiva il regolamento di uso del bene pubblico acquisito al patrimonio comunale; affidandolo direttamente alla gestione di un privato che ne trarrà un ovvio profitto ne snatura la finalità

Questi i fatti che ci teniamo a raccontarvi, questa sera invece tutti all’inaugurazione del “Nuovo cinema Corso”, per ricevere la benedizione del Vescovo in compagnia di tutti coloro che non più tardi di quattro anni fa criticarono la scelta di Tommasino di acquistare l’immobile, sguinzagliando la polizia alle costole dell’allora sindaco per sbatterlo in prigione…

P.S. dello zelante poliziotto che condusse le indagini che ne è stato? Pare sia stato pre-pensionato per qualche incidente di percorso…ma di questo ne riparleremo.

Buona visione al “Nuovo cinema Corso” di Sessa Aurunca e complimenti a Silvio Sasso!