ASL AL TOP DELL’EFFICIENZA, GUANTI SCADUTI DEL 2016

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(f.n.) – Il Direttore Generale della Sanità regionale Antonio Postiglione, ha impartito le sue brave disposizioni, in vista della ripartenza delle attività di elezione e di specialistica ambulatoriale, nelle strutture ospedaliere e nei distretti sanitari delle Aziende Sanitarie Locali. La condizione necessaria per la ripresa delle attività sospese, consiste ovviamente nell’adozione di misure organizzative idonee ad evitare una ripresa del contagio. Tra le misure minime da garantire, troviamo la disponibilità dei disinfettanti per le mani, la disponibilità e messa a disposizione di dispositivi di protezione individuale e agenti di sanificazione per il personale e la garanzia di una idonea gestione dei rifiuti, inclusi i rifiuti sanitari. Si presume che firmata la nota, il mega direttore Postiglione non abbia né intenzione, né tempo, né gli punga vaghezza di dare disposizioni, affinché si effettuino controlli periodici o magari a sorpresa (allora sì che ci sarebbe da ridere) per verificare se le sue disposizioni vengano o meno rispettate…Postiglione si fida?, evidentemente si…del resto… se non si fosse fidato dei suoi consigliori,  non saremmo al disastro, quasi totale o no?, o forse i controlli sono un fatto impegnativo…compromettente…qualcosa che turba gli equilibri…che scopre gli altarini ben sistemati…i controlli?, ma dai…su… eppure i big della Sanità campana, dovrebbero uscire dal tunnel del “mi fido e basta” e dare un’occhiata in giro…magari prenderebbero coscienza con quello che dirigono dall’alto…o no? E allora Postiglione ed il suo referente maximo, dovrebbero interrogarsi su un dato importante…come vengono tutelati gli specialisti ambulatoriali? Quando vengono consegnati i DPI al personale sanitario, si dovrebbe sottoscrivere una dichiarazione in cui si attesta l’avvenuta formazione ed informazione sull’utilizzo degli stessi…Se la consegna non è supportata dal percorso formativo, non dovrebbe essere autorizzata…Il datore di lavoro dovrebbe stabilire i criteri in tal senso…lo stabilisce?, bella domanda!…Tra una visita e l’altra ai pazienti negli ambulatori, è previsto che il medico si spogli  e si rivesta e nel caso dove smaltisce il rifiuto?, i DPI sono in quantità sufficiente perché questo avvenga?,  si fa presto ad emanare gli editti e ad impartire disposizioni…Forse quando si parla di emergenza, si dovrebbe obbligatoriamente entrare nei particolari e non trascurare nulla…o no? E a gettare una mano di calce viva su tutta la coreografica sinfonia delle disposizioni e degli ordini e delle belle parole sciorinate nelle conferenze stampa monocordi, dalla premiata ditta De Luca & CO., basterebbe  la triste realtà dell’Asl di Terra di Lavoro e la notizia che i guanti in uso ad alcuni specialisti ambulatoriali, siano scaduti nel 2016 ed altri disinfettanti  siano scaduti nel luglio 2019… Decisamente encomiabile l’organizzazione sanitaria della nostra Regione…un vero modello svedese…Scendete dal piedistallo della vostra spocchia e passatevi una mano sulla coscienza e vergognatevi per la qualità della direzione strategica che avete imposto all’Asl di Caserta! Hasta la verguenza!

4 Commenti

  1. In quanto a igiene l’Asl di Caserta lascia basiti, figurarsi parlate di sanificazione. Ma se si fa di tutto per creare assemblamenti fra gli stessi dipendenti, di che stiamo parlando?

  2. Perche da non non succede cosa c e sotto?
    Indagato il grossista

    L’indagine coordinata dalla procura che ha riguardato un lotto di mascherine scadute ai danni di una Fondazione è stata avviata due settimane fa dagli uomini della guardia di finanza di Cremona. In queste ore sono emersi nuovi particolari di questa presunta frode: si parla di una fornitura di sette, ottomila mascherine Fp2 ed Fp3 già scadute, vendute “a prezzi importanti” a diverse Rsa

  3. Se si sono comprate mascherine ed altro già scaduto, vorrei conoscere chi controlla la merce. E sono state comprate già scadute di chi è la colpa?

  4. La domanda nasce spontanea: dato la richiesta abnorme rispetto la gestione no covid di presidi, si suppone che questi ultimi consegnati e scaduti siano stati acquistati per lo scopo. Chi l ha acquistati? Con quale procedura? Chi ha controllato la merce all arrivo? Chi l ha distribuita senza controllare? E logica assurda, quando un medico si è visto consegnare dei presidi scaduti perché non si è rifiutato di dossarli?

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