LA CASERTA CHE ESCLUDE!

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EX CANAPIFICIO SI SOCIALE NO LUCRO scaled LA CASERTA CHE ESCLUDE!Il centro sociale casertano ex Canapificio denuncia la posizione ambivalente dell’amministrazione Marino in merito a quanto promesso al Centro sociale:

“La risposta dell’Amministrazione di Caserta alla richiesta di spazi sociali:
progettare un Ex Canapificio SENZA MAI PIÙ ATTIVITÀ SOCIALI!

L’Amministrazione di Caserta ha appena diffuso, sul portale www.caserta2030.it, una serie di idee per il futuro dell’Ex Canapificio, di Piazza Carlo III e di altre aree adiacenti.
L’Ex Canapificio, c’è scritto, “sarà adibito a centro di accoglienza e diventerà il fulcro del sistema turistico. Inoltre all’interno del fabbricato da recuperare saranno previste museo della Canapa, Hub agroalimentare (…)”

Sarebbe stato perfetto coniugare i servizi turistici con la funzione sociale che dal 1999 al marzo 2019 ha caratterizzato quel luogo, salvandolo dall’abbandono in cui versa oggi: l’impegno del Sindaco Marino, del Vicesindaco De Michele e del Vicepresidente della Regione Bonavitacola, era di coinvolgere il centro sociale nella progettazione sulla struttura, conservare l’Ex Canapificio anche come POLMONE SOCIALE. Un impegno assunto in interviste, dichiarazioni, iniziative di fronte a migliaia di cittadini.

Parole che sono volate al vento.
Per questo diciamo che l’amministrazione comunale si limita a TOLLERARE le attività sociali, quando non può proprio farne a meno.

L’Ex Canapificio ha chiuso per problemi strutturali, e da allora non solo non è stato messo a disposizione delle attività sociali neanche un metro quadro di patrimonio pubblico, ma si sta approfittando di questi problemi per PROGETTARE CANCELLANDO VENT’ANNI DI STORIA DI IMPEGNO CIVILE E DIFESA DEI PIÙ DEBOLI.

Sono stati tanti gli appelli al Comune di Caserta e alla Regione Campania, soprattutto in questo momento di emergenza, di provvedere alla messa in sicurezza dei capannoni del Canapificio messi sotto sequestro lo scorso anno. Oggi sarebbe stato un luogo perfetto per affrontare la fase 2 dell’epidemia, in totale sicurezza sociale e sanitaria e all’insegna dell’assistenza ai più vulnerabili. Molti gli appelli ad aprire, nel frattempo, altri spazi pubblici sempre abbandonati come il Lab. Sociale Millepiani (da un anno in attesa dell’ok per i lavori di manutenzione), l’ex ONMI (Ex consultorio in Viale Beneduce) o le aree vuote della Caserma Sacchi, questi ultimi già individuati per ospitare la prima Casa del Sociale della città.

Nulla di fatto ieri, oggi e a quanto pare neanche nella progettazione futura.

Lo confessiamo, avevamo un’aspettativa più alta verso il centro sinistra casertano. Il centro destra non era mai riuscito a fare altrettanto.

Di questa miopia ringraziano i razzisti, i sovranisti, gli uffici che fanno a pagamento quello che noi facciamo gratis allo sportello reddito, i datori di lavoro che abusano dei diritti dei lavoratori, le aziende che inquinano, chi si oppone alla distribuzione della ricchezza, la camorra”.