GIANPIERO ZINZI PASSA ALLA LEGA, MA SARÀ POI VERO? ECCO IL PERCHÉ DEI MALUMORI NEL PARTITO DEL CARROCCIO

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    –       di Fausto Pillitteri       –                        zinzi scaled GIANPIERO ZINZI PASSA ALLA LEGA, MA SARÀ POI VERO? ECCO IL PERCHÉ DEI MALUMORI NEL PARTITO DEL CARROCCIO

È di queste ore la notizia che per le prossime elezioni regionali, Gianpiero Zinzi, avrebbe trovato collocazione nella lista del partito di Matteo Salvini. L’ex Forza Italia, dopo tanto peregrinare e dopo aver sposato cause improbabili, come quella di Cambiamo il partito di Giovanni Toti, ha preferito approdare su lidi più estremi, ma che probabilmente gli potrebbero garantire un’elezione più agevole al prossimo consiglio regionale. Dobbiamo dire che a questa decisione ha contribuito in maniera determinante l’ormai consolidato immobilismo del centrodestra campano, che pur di mantenere le posizioni dei capibastone, ancora non è stato capace di proporre una candidatura certa a capo della coalizione. Insomma, il centrodestra non è riuscito a trovare un anti-De Luca. Per questo motivo la tanto agognata lista del Presidente, quella che doveva essere il contenitore per candidati di rottura con i partiti, ha perso di appeal e non è più così ambita. Se non c’è il candidato a Presidente non c’è manco l’appeal! Ma torniamo alla questione relativa a Zinzi, che ricordiamo essere stato uno dei fondatori di Cambiamo, ma che oggi sembrerebbe aver giurato fedeltà a Salvini. Permetteteci di nutrire qualche dubbio su questo passaggio, che sembra più un traghettamento utile solo al giovane consigliere casertano e poco, se non inutile, al partito leghista. Innanzitutto, bisogna considerare l’elettorato degli Zinzi, perché in questo caso bisogna parlare al plurale, sarebbe un sacrilegio dimenticare un animale politico come Domenico detto Mimì, uno che la politica la conosce bene e sa come muoversi, ma tornando all’entourage zinziano, è chiaro che questo è formato quasi esclusivamente da moderati che poco digeriscono gli apparati della Lega. A cominciare dal gruppo consiliare del capoluogo, che non ha mai fatto mistero di non vedere di buon occhio il passaggio con Salvini. Ma si sa, tutto si digerisce, anche le corde di contrabbasso, basta edulcorare la pillola, magari mettendoci la parola CUORE in mezzo, e Caserta nel Cuore, l’associazione che fa capo a Gianpiero, diventa il passepartout, anzi in questo caso sarebbe meglio assimilarla alla citrosodina, utile a far digerire qualsiasi mutazione politica conveniente a garantire il raggiungimento dello scopo. E nella Lega mica sono fessi, se hanno accettato la candidatura di Zinzi, così come quella di Raffaella Zagaria, ex dirigente nazionale del Partito Democratico, questi avranno i loro buoni motivi … sarà forse che la campagna acquisti fatta da Mastroianni & Co, sia stata basata più sulla quantità che sulla qualità dei neo leghisti? Oppure, Valentino Grant comincia a vedere che qualche competitor si sta facendo avanti all’orizzonte, e teme che nel prossimo futuro la sua leadership potrebbe essere messa in discussione? E chi lo sa? Per adesso Cambiamo nicchia, Zinzi sorride, i Leghisti plaudono a denti stretti e dovremo aspettare il riscontro delle urne per capirci qualcosa.