ASL, VERDEROSA, UN ALTRO ABUSIVO NELLA STANZA DEI BOTTONI

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RUSSO VERDEROSA DE BIASIO scaled ASL, VERDEROSA, UN ALTRO ABUSIVO NELLA STANZA DEI BOTTONI
Ferdinando Russo   –   Guido Verderosa   –   Mario De Biasio

(f.n.) – Abbiamo perduto la facoltà di meravigliarci…grazie alle rappresentazioni, talune svergognate, che ad ogni sfogliata di carte, ci offre e somministra l’Asl di Caserta …I campioni di salto con l’asta, quello che oltrepassa tutte le regole, che si sono succeduti alla guida dell’Azienda negli ultimi anni, si sono cimentati, con discreta perizia, nella corsa alla sistemazione selvaggia di amici, parenti, cumparielli e cummarelle…e nel favorire, ovviamente, il politico in posizione di privilegio, che li aveva sponsorizzati. Favorire è d’obbligo, fare in modo che i conti, i titoli ed i numeri tornino …ah bè, anche questo onere spetta del Dg e laddove non vi sia il curriculum giusto…si fa in modo che lo sia o che nessuno se ne accorga…o no?, altrimenti per quale motivo si nomina quel Dg e non un altro?. E prendiamo l’ex manager Mario De Biasio, (caruccio), che sognando futuri e gloriosi traguardi, per sé e per i suoi, non ha perso una sola occasione, per mettersi a disposizione…e lo ha fatto fino all’ultimo momento del suo mandato…Visto che il De Biasio, è stato così prolifico in tema di incarichi ma… soprattutto così “protetto”, nell’approvazione delle sue fantastiche schifezze (una a caso: concorso per veterinari), abbiamo passeggiato tra le sue “prodezze”, alla ricerca di qualcosa che fosse emblematico di un sistema… Abbiamo avuto soltanto l’imbarazzo della scelta…  Dall’artistico mucchietto, abbiamo estrapolato la delibera 552 del 17 aprile 2019, relativa all’avviso pubblico, per il conferimento dell’incarico a tempo indeterminato di direttore della Uoc Affari Legali dell’Asl. Il profilo professionale richiesto era quello di Dirigente Avvocato, che avesse svolto per almeno cinque anni, funzioni di avvocato per conto del SSR. Il bando fu espletato (e che ne parliamo a fare?) in tempo record ed il 25 giugno 2019 con delibera 898, si rese pubblico l’esito ed il nome del vincitore, Guido Verderosa. Al bando, oltre al suddetto, aveva partecipato Gelsomina D’Antonio, entrambi esaminati dal Dg De Biasio e dall’amministrativo Blasotti…Il mitico De Biasio aveva quindi assolto ai suoi uffici, come da copione e poteva dunque ritirarsi, girando ritmicamente i pollici, negli uffici dell’Arpac in attesa di diventarne il presidente…(progetto fallito qualche mese fa)…Leggendo con attenzione la delibera 898 apprendiamo che “per l’ammissione ed eventuale esclusione, si è proceduto nella fattispecie secondo quanto previsto dal relativo bando di selezione nonché ai sensi del DPR 483/97”. Quindi… si dà atto che l’avvocato Guido Verderosa, possieda il requisito richiesto, di 5 anni di esperienza nel profilo giuridico di dirigente avvocato per conto del SSR. Per la verità, a noi non risulta che il Verderosa avesse maturato i cinque anni da dirigente…tra l’altro, leggendo il suo curriculum, lo stesso Verderosa afferma che nel marzo 2014 è dipendente collaboratore all’Asl di Salerno, quindi né alla data della pubblicazione del bando, né a quella dell’assunzione, risulta che il Verderosa abbia maturato i famosi cinque anni da dirigente avvocato del SSR…Infatti, soltanto nel 2017 il nostro collaboratore amministrativo diventa dirigente, dopo l’assurda, rocambolesca, persino teatrale, conclusione di un concorso per tre dirigenti, bandito sedici anni fa, dall’Asl di Salerno…Se non fossimo abituati alle sceneggiate grottesche in onda a ritmo continuato e continuativo, nella sanità campana, ci dovremmo addirittura vergognare, noi che leggiamo, anche per coloro che ne sono stati artefici. Nel 2004 l’Asl di Salerno bandisce il concorso, nel 2006 si espleta la prova scritta…poi… il letargo che termina improvvisamente, per riesumazione dei “desiderata” di qualcuno, nel 2016, con una piccola modifica…incredibile ma vero…i dirigenti richiesti non sono più tre, ma sono diventati sei…Le polemiche che accompagnarono questa specie di farsa, furono violente e le critiche sommersero l’Asl di Salerno che, pur essendo economicamente in difficoltà, si concedeva il lusso di sperperare stipendi per incarichi,  di cui non aveva necessità alcuna. Quindi, in conclusione,  il Verderosa nel 2019, non aveva i titoli per ricoprire l’incarico che ricopre attualmente e che gli consente di fare il bello ed il cattivo tempo nell’Asl di Caserta, rimanendo opportunamente, ma non troppo, dietro le quinte ed impartendo al Russo, ordini ed indicazioni…ma non finisce qui, perché l’abusivismo degli incarichi, sembra essere una passione irrefrenabile ed un’abitudine consolidata nello spirito e nella natura dell’avvocato nocerino…Infatti, dalla delibera 164 del 27 settembre 2018 dell’Asl di Salerno a firma del commissario straordinario Mario Iervolino, si evince che l’avvocato Guido Verderosa, non può essere ammesso all’avviso di selezione interna per l’incarico di direttore della Uoc Affari legali e Contenzioso dell’Asl di Salerno, perché, guarda caso, non aveva il requisito richiesto di cinque anni di anzianità nel ruolo della dirigenza. La domanda nasce spontanea…Salerno dice “no” perché i requisiti non ci sono e Caserta si cala le braghe, non si sa bene perché e dice “trasite…trasite”? Ma per caso qualcuno legge “manica di imbecilli” sul cartello virtuale che indica la provincia di Caserta? Ed anche se volessimo andare alla ricerca di uno sponsor politico a monte della cofecchia, ci perderemmo per i vicoli…Verderosa prima accanito pidiellino poi deluchiano di ferro e adesso? chi lo sa? …A qualcuno è andato per traverso la raccomandazione questa volta e sia De Biasio che Russo, devono rispondere di questa storia.  La carta vincente della cofecchia doc, quella che consente di farla franca, non consiste, come molti sarebbero portati a credere, nella raffinata strategia di manager come il De Biasio o il Russo, o nella abile manipolazione di date, carte, titoli e via col tango…niente di tutto questo! La riuscita della cofecchia nel tempo, dipende  esclusivamente dal fatto che, difficilmente si ha pazienza e volontà per frugare nelle carte e nel pregresso, sovente confusionario, fare raffronti, evidenziare coincidenze più o meno strane…e persino chi, in prima persona ha subìto, “fregato” da uno senza meriti né titoli, ma opportunamente raccomandato, prima o poi si stanca di cercare “il buco nero” per chiedere conto e getta la spugna… e come un mantra, nel sottofondo alita il solito “tanto non cambia niente”… mentre c’è chi riesce ancora una volta a farla franca…Ma non è detto che sia sempre mezzogiorno …e capita che tra le doti, assai poche, dei brutti, sporchi e cattivi, per la dannazione dei Dg di ieri e di oggi, vi sia quella della ostinata perseveranza…Hasta la suerte, companeros de merienda!

2 Commenti

  1. Ringrazio per aver attenzionato stà merenda… Intanto la situazione non cambia. Gelsomina D’antonio

    • Gentile dottoressa, se le cose non emergono perché vengono opportunamente occultate, è assai difficile che cambino. Qualcuno ha fatto il direttore sanitario senza avere i titoli per farlo e poiché nessuno ha segnalato o denunciato la “cofecchia” i tre anni adesso gli valgono come curriculum…ma di cosa parliamo? Grazie per l’attenzione

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