POLICLINICO VANVITELLI. CONCORSO “CURATI AD ARTE”: ECCO LA GIURIA

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IL DG GIORDANO: “LA SCRITTURA COME TERAPIA. NONOSTANTE IL LOCKDOWN, GIUNTE OLTRE TRENTA OPERE DA TUTTA ITALIA”Logo CURATI ad ARTE POLICLINICO VANVITELLI. CONCORSO “CURATI AD ARTE”: ECCO LA GIURIA

NAPOLI – Scaduti i termini di presentazione delle opere per il Concorso letterario nazionale di Narrativa, Poesia, Poesia in vernacolo “Curati ad Arte” bandito dall’Azienda Ospedaliero Universitaria “Luigi Vanvitelli” di Napoli.

Si è dunque proceduto alla nomina della qualificata Giuria, chiamata a valutare oltre 30 opere, che risulta essere così composta:

  • Presidente: Professore Gennaro Rispoli (Medico – chirurgo e Direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli)
  • Professore Carlo Di Lieto (Docente universitario Suor Orsola Benincasa, saggista, autore)
  • Monsignor Adolfo Russo (teologo, Vicario Episcopale per la Cultura, già Preside della Facoltà Teologica)
  • Dr Vanni Fondi (Giornalista Corriere del Mezzogiorno – Campania)
  • Dr. Claudio Ciccarone (Giornalista Rai 3- Campania)

Inserendosi in una più ampia Campagna di Comunicazione, l’iniziativa vuole accendere i riflettori sull’ospedale e quanto intorno ad esso gravita. Ma non solo. La scelta dei tre temi infatti non è casuale: dagli angeli visibili, passando per lArte (presente in ogni angolo del Policlinico che accompagna quotidianamente l’attività assistenziale), arrivando alla figura di Giuseppe Moscati.

Gli argomenti sono:
•         Giuseppe Moscati: uomo, medico, santo
•         Gli “angeli visibili” in ospedale
•         Arte e Assistenza

Giordano Antonio DG Asl POLICLINICO VANVITELLI. CONCORSO “CURATI AD ARTE”: ECCO LA GIURIA“Non cerchiamo nuovi futuri autori di best-seller. – spiega il Direttore generale dell’AOU “Luigi Vanvitelli”, Antonio Giordano Vogliamo ascoltare la voce del cittadino attraverso uno strumento che è la scrittura. La scrittura, a sua volta, oltre a fermare su carta il vissuto, l’esperienza di una malattia, dell’accoglienza ricevuta, rappresenta un percorso terapeutico. Le opere, circa 30, provengono da tutta Italia; nonostante la pandemia, la scrittura ha avuto la meglio”.