ASL, ORA URGE VIGILANZA ARMATA PER OSPEDALE COVID MADDALONI!

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Era il 24 marzo 2020  quando il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca  dispose l’istruttoria per la requisizione in uso dell’area individuata a Caserta per la realizzazione dell’ospedale modulare nel quale vi sarebbero stati 24 posti letto di terapia intensiva. “Si tratta – dichiarava De Luca – di uno dei tasselli decisivi per il potenziamento dei posti letto di rianimazione nella nostra regione“.  Era il 14 maggio 2020 quando il governatore della Campania, si recò a Caserta per l’inaugurazione dell’ospedale modulare. Una struttura di avanguardia” (sic!) che “sarebbe dovuta servire” a separare la normale attività ospedaliera dai pazienti Covid-19 positivi. 24 i posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid 19 positivi”. La  struttura, sembra,  che “non sarebbe stata demolita ma che sarebbe rimasta in dote all’Ospedale di Caserta anche dopo l’emergenza”. Ad accogliere De Luca c’era il Commissario straordinario dell’Aorn, Avv. Carmine Mariano e con lui il sindaco Carlo Marino, nonché l’On. Stefano Graziano, Presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale, oltre ad Antonietta Siciliano, Sub commissario sanitario dell’Ospedale di Caserta. Ora, proviamo a fare mente locale. Ma il nuovo Ponte di Genova (ex Ponte Morandi per intenderci), si suppone che prima del taglio del nastro sia stato collaudato e che abbia superato tutti gli esami di “staticità (prove di carico, tc.)” del caso. O no? Quell’esame, tra gli altri, previsto anche per ogni tipo di costruzione di tipo sanitario, senza contare le certificazioni degli impianti energetici, gas medicali, etc… E, noi, memori di tanti lavori pubblici, ci aggiungeremo qualche esame di impermeabilizzazione per la imminente stagione invernale…… Piove nelle scuole, piove nelle palestre, piove nelle sale operatorie ospedaliere, etc. etc.. Vuoi vedere che potrebbe piovere anche nella struttura modulare Covid di Caserta? Ad ogni buon conto, nella fattispecie, a tuttoggi è stata pateticamente inaugurata (inaugurata!!!) una struttura sanitaria senza alcuna certificazione di agibilità!!! Senza nessuna certificazione di collaudo!!! Indi per cui, la struttura, dal mese di maggio, è chiusa!!! Inutilizzata!!!1 ASL, ORA URGE VIGILANZA ARMATA PER OSPEDALE COVID MADDALONI!Fin qui l’aspetto kafkiano della vicenda, ora passiamo a quello grottesco. Il giorno 4 settembre c.a. sarebbero scaduti i termini per le offerte relative all’Avviso Pubblico per “Affidamento del Servizio Vigilanza Armata alla Struttura Modulare Covid”. Proprio così: Vigilanza Armata. È l’Azienda Ospedaliera di Caserta che nell’Avviso specifica che il Servizio, per un costo di Euro 37.000,00 + Iva ed oneri per la sicurezza pari ad Euro 725,00, avrà una durata di mesi 6 con orario 20,30 – 07,00. Il Dirigente proponente e R.U.P. è la Dr.ssa Antonietta Costantini. Nel frattempo, a chiunque è dotato di un minimo di materia cerebrale, sorgono spontanee alcune riflessioni? Perché non è stato effettuato il collaudo? La Ditta Med, Manufacturing Engineering e Developments, società che ha vinto l’appalto per la costruzione è stata regolarmente pagata per l’opera realizzata o si attende il collaudo per il saldo dei circa 2.500.000,00 di Euro? Perché il Servizio di Vigilanza Armata è stato previsto per soli 6 mesi (salvo proroghe)? Perché nell’Avviso Pubblico non vengono esplicitate chiaramente le motivazioni per l’istituzione di tale Servizio? Forse perché all’interno sono depositati lingotti d’oro? E questi “lingotti d’oro” perché possono suscitare l’appetito di eventuali ladri solo dalle 20,30 alle 07,00? Esiste uno studio di “eventualità a tempo degli eventi delittuosi” specifici in questo caso? Ad ogni buon conto, ad oggi, il cittadino contribuente sborserà per un “ospedale bluff” oltre 2 milioni e mezzo di Euro!!! “Si tratta – dichiarava De Luca – di uno dei tasselli decisivi per il potenziamento dei posti letto di rianimazione nella nostra regione“. Parola di De Luca. Una “struttura di avanguardia”(sic!) che “sarebbe dovuta servire” a separare la normale attività ospedaliera dai pazienti Covid-19 positivi. Parola di De Luca. Nel frattempo, come se tutto ciò non bastasse, il Direttore Generale dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo, annunciava che “nell’ottica dell’organizzazione del territorio provinciale nel contrasto all’epidemia, si è ritenuto opportuno potenziare ulteriormente il Presidio di Maddaloni con altri 20 posti letto per la degenza da realizzare al terzo piano della struttura sanitaria”. Arriviamo, perciò ad un Tot. di 85 posti letto. Ancora troppo pochi per la inarrestabile ed incontrollabile pestilenza di manzoniana memoria, infatti, è stato, altresì, deciso di avviare lavori all’Ospedale di Comunità di Teano per realizzare, a titolo precauzionale, 20 posti letto per le degenze ed altri posti per la terapia intensiva.covid hospital ASL, ORA URGE VIGILANZA ARMATA PER OSPEDALE COVID MADDALONI!Finalmente svelate le perplessità de Il Cerusico (31.08.2020) quando, vista la Delibera n. 827 del 30.06.2020, così esordiva: “eccoti spuntare a sorpresa il pezzo forte della “somma urgenza” dei lavori edili, e dicasi edili ed approvati a posteriori, cioè a cose fatte, (“a consuntivo in base a quanto effettivamente realizzato”), per un importo di ben 491.560,77 Euro oltre Iva, i quali, assommati a quelli delle Determine di cui sopra superano il mezzo milione di Euro. Questa volta, i lavori vengono affidati alla Ditta R.T.I. Siram/Graded S.p.A., ovvero quella che ha subappaltato alla Ditta Italiana Appalti S.r.L.. Una Delibera, questa, sulla quale è d’uopo comunque soffermarsi, poiché nella stessa viene più volte esplicitato che “gli atti contabili elencati (….apparterrebbero a….) dei lavori relativi al primo (primo) lotto di adeguamento del P.O. di Maddaloni per la trasformazione in Covid-Hospital”. Quindi per cui, se l’etimologìa della lingua italiana non ci smentisce, c’è da supporre ed aspettarci un’altra Delibera con un ulteriore importo ad integrazione e per un secondo (secondo) lotto di lavori!?” Eccoti, così, spiegata la definizione di primo lotto, poiché, forse, già allora si sapeva e si giustificava un secondo lotto? Quello dei nuovi 20 posti letto a Maddaloni ed eventuali ulteriori lavori all’Ospedale di Teano! Il tutto, e qui strarebbe il piano diabolico e geniale: ad affidamento diretto e sempre per il carattere di urgenza! Ma quale urgenza!? Su quali paraboliche previsioni catastrofistiche!? Ora, alla luce delle più pessimistiche previsioni che vedono “lievitare in maniera incontrollabile l’arte del furto”, non sarà il caso (giustamente giustificato) di prevedere fin da ora un Servizio di Vigilanza Armata, sia per Maddaloni, sia per Teano? Una bella idea! Perché no?