OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 138

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(f.n.) – Prima che a qualcuno venga in mente di provocare la meraviglia generale, segnalando che l’Azienda Ospedaliera ad Alta specializzazione e di Rilievo nazionale, di Caserta, dotata persino di un Covid modulare, dispone di “ben” 4 posti letto di Chirurgia Generale ed Oncologica e a qualcun altro venga in mente, di riflettere e a qualcun altro ancora punga vaghezza, di fare quattro opportune considerazioni, sull’apparato in carica, che consente, sostiene e sembra privilegiare la mediocrità rispetto all’eccellenza, il bravo direttore della Uoc Opsos, ha comunicato ai vari dipartimenti che, a far data dall’8 marzo, la Uoc Chirurgia Generale ed Oncologica, lascerà il 1° piano dell’edificio F, area in cui era precipitata (assieme alla faccia del capodipartimento, nonché primario della stessa Uoc), con la disponibilità di “ben” 4 posti letto, e transiterà verso il 3° piano dell’edificio F, con (audite audite) ben 5 posti letto, più altri due!,… 7 posti letto signori, “venghino signori venghino!” …e stiamo parlando della Chirurgia Generale ed Oncologica di un Dea di II livello! Dall’8 marzo avremo 7 posti letto, riservati ovviamente a pazienti con patologie che richiedono interventi chirurgici importanti…per tutto il resto, c’è “mastermass”…Eh già…la situazione è talmente seria, che correremo il rischio di apparire ripetitivi, ma…probabilmente, qualcuno non ha ancora le idee chiare, sul quadretto di lontananza, che qualcuno sta allestendo per il nostro Ospedale, al ritmo in sordina di: “come ti affosso il Sant’Anna e ballo, impunemente, sulle rovine”…L’ultimo atto che relegherà definitivamente, la Chirurgia Generale, nella fessura di risulta delle eccellenze, si sta consumando in queste ore, in cui gli “strateghi” sono al lavoro per il completamento del Piano Aziendale, che si distinguerà nel Paese del Shangrillah, per l’originalità delle modifiche ad hoc. Tutti i P.A. prevedono due e soltanto due, Chirurgie: Urgenza e Generale…e allora come si fa? (vecchia storia caratterizzata da posizioni abusive legittimate dal favore del potere in carica) Ognuno, che fosse minimamente interessato all’eccellenza del servizio e soprattutto al benessere del paziente e giusto una n’tecchia sensibile, alla richiesta di efficienza e qualità, che arriva dall’utenza, avrebbe dovuto adoperarsi per il potenziamento della Chirurgia Generale ed Oncologica, valorizzando innanzitutto le professionalità interne, diversificando e qualificando la specialistica, attirando le eccellenze del settore e non favorendo, come de facto è successo e succede, la famosa fuga dei bisturi assieme ai cervelli, dei quali la ben nota combriccola al servizio di o’rey, tende da anni a fare puntualmente a meno, per non correre il rischio che a qualcuno punga vaghezza, di fare paragoni scomodi e quindi favorire l’emersione dei loro limiti…Invece, cosa ti fanno all’Aorn?, cosa ti allestiscono come dessert nel Piano Aziendale?, le ipotesi peggiori ma anche le più realistiche, soffiano con insistenza, che si procederà all’abbattimento dell’importanza della Chirurgia Generale ed Oncologica, accorpandola alla Chirurgia d’Urgenza, creando le condizioni per avere come seconda Chirurgia, indovinate un po’?, facile… giocate in casa…ma la Chirurgia breve!… “ecosasennò”? Ma secondo voi per quale motivo avrebbero liberato il 5° piano? Chirurgia Breve e Sale Operatorie… “casa e puteca”. Tutto sarà ritagliato a misura del Chicco Nazionale e delle sue 4mila ernie, con tutto il rispetto…Se si pensa per un attimo soltanto, al fatto che una Chirurgia generale ed Oncologica all’altezza, avrebbe rivendicato la presenza di un certo numero di eccellenze del bisturi e quindi l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano, avrebbe persino potuto aspirare a diventare riferimento per un’area vastissima…ce la va sans dire che il tutto, sarebbe andato a discapito della Chirurgia del “bisturi breve” che implica un’affluenza tale da giustificare “apparentemente” la scelta… Si tratta solo di ragionare e nessuno può consentirsi il lusso di offendersi. Si tratta di valutazioni…e la valutazione pare sia quella che alla fine indicherà la scelta peggiore: quantità in luogo della qualità. Ci si chiede, forse ingenuamente, quale potrebbe essere il parere sull’argomento del super direttore megagalattico Antonio Postiglione…E’ mai possibile che un uomo “illuminato” come lui non intervenga per impedire quello che appare come un suicidio annunciato? Come?…ah …c’è una voce irriverente che arriva dalle segrete stanze….di cui dovremmo temere, ma tener conto…e che assai seccata dalla nostra ingenuità sibila con sufficienza: “ma…over faie? see see…aspetta assettat!” Hasta el Domingo!