SESSA AURUNCA, DALLE ARCHI-STAR ALLE ARCHI-STALLE…IL DUOMO VIOLENTATO

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UNA “STESA” DI PALETTI IN FERRO DINANZI ALLO STORICO MONUMENTO, IN STILE RANCH DELLE BUFALE!

   –   di Giulia Bosco   –               

sessa duomo SESSA AURUNCA, DALLE ARCHI STAR ALLE ARCHI STALLE…IL DUOMO VIOLENTATO
Il Duomo di Sessa con i paletti appena “piantati”

Qualche tempo fa, “attaccammo” un nostro pezzo con i versi di una canzone di Riccardo Del Turco: “Pascalin tu, Pascalin tu, Pascalin tu…..” in riferimento ad una delle mirabolanti imprese del Ten. Col. dott. Avv. Pasqualino Emerito, Comandante (inconferibile – cifr. ANAC) dei Vigili Urbani di Sessa Aurunca e recentemente nominato anche capo dell’Ufficio Legale del EMERITO con didascalia SESSA AURUNCA, DALLE ARCHI STAR ALLE ARCHI STALLE…IL DUOMO VIOLENTATOmedesimo Municipio!!!

Quest’oggi, dovremmo “attaccare” con: “Pascalin Ancora tu, Pascalin Ancora tu, Pascalin Ancora tu …..”!!!

Si perché, pare, e sottolineiamo pare, che il “nostro” inconferibile mega-dirigente ne abbia combinata un’altra…

Avant’ieri, la piazza antistante il Duomo di Sessa Aurunca è stata infilzata da una palizzata in ferro che ha come scopo quello di impedire il parcheggio in una piazza già dotata di divieto di sosta. Un ossimoro…forse sì e forse no; senz’altro un giusto equilibrio tra l’inciviltà dei residenti (parcheggiatori) e l’incapacità di chi avrebbe dovuto “semplicemente” far rispettare il divieto di sosta.

Semplice!

Eppure no, a Sessa Aurunca, il semplice, l’ovvio ed il normale, prendono strade opposte e diventano: difficile, illogico e incomprensibile…

Ed è esattamente ciò che si è verificato ieri nella piazza più cara ai sessani, quella piazza che ospita il Duomo, meta di tutti i riti religiosi tanto adorati e tanto seguiti da loro, l’inspiegabile, l’incomprensibile.

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Le strisce del 2018

La ”stesa” di paletti – quasi fossero colpi di kalashnikov – lungo la facciata del Duomo ha indispettito molto i sessani, i quali si sono subito lanciati in lunghi ed appassionati dibattiti sull’opportunità di quell’intervento invasivo ed inopportuno per l’onorabilità del monumento; unanime è stato il coro di condanna verso lo “sfregio”perpetrato in danno della cattedrale cittadina…qualche dissenso è stato espresso anche verso i residenti del quartiere, che con la loro strafottenza hanno permesso che qualche mente geniale risolvesse in questo orripilante modo il problema. Pareri favorevoli non se ne sono proprio registrati!

Secondo voci, sempre più insistenti, l’artefice dell’intervento per nulla “non invasivo”, sia stato proprio il dott. Pasqualino Emerito…non nuovo, tra l’altro, a certe iniziative di pessimo gusto avallate dal suo ufficio. Ricorderete il caso del corso Lucilio, trasformato in pista di go-kart nella primavera del ’18, quando furono eseguite delle strisce bianche come la neve e serpeggianti come un pitone, lungo tutto il corso principale…seguendo pedissequamente il profilo dei palazzi; per cui in alcuni tratti facevano delle voluminose pance salvo poi ritirarle frettolosamente, se il palazzo successivo arretrava. Questa oscenità, la cui responsabilità fu addossata un luogotenente fedelissimo del Komandante e prossimo alla pensione, costò diverse migliaia di euro, somma che aumentò poche ore dopo il completamento dei lavori perché ne fu ordinata l’immediata rimozione impiegando ditta specializzata con sabbiatrice a motore…altri soldi e via!

Il problema del parcheggio in piazza Duomo, ma più estesamente in tutto il centro storico sessano, è problema vecchio, mai risolto nonostante ci abbiano provato in molti con notevoli impegni finanziari… ci provò il Sindaco Meschinelli piantando dei dissuasori in ferro battuto abbastanza in linea con l’architettura della piazza – pian piano divelti; poi il Sindaco Di Meo con il suo assessore Gramegna (per combinazione residente proprio in quella piazza) che misero una serie di fioriere in pietra; il lavoro di Di Meo-Gramegna fu gettato nella spazzatura dalla nuova giunta con Calenzo Assessore che vide l’arredamento della piazza in maniera diversa…ed ecco comparire fioriere in cemento, alberi di ulivo e panchine futuristiche; arriva Silvio Sasso l’iconoclasta e dopo aver urlato: “Calenzo a Casa”, ne cancellò anche l’opera di arredo urbano, via tutto: panche, fioriere, alberi di olivo (e chi se ne fotte se è un simbolo di pace) e via anche i vasi pensili sui lampioni, muoia Calenzo con tutti i Filistei!

In questi incerti avvicendamenti di elementi di arredo urbano che non hanno mai risolto il problema parcheggio selvaggio (sarebbe bastata una fetente di multa agli automobilisti sfrontati…sigh), l’unica certezza sono stati i bonifici eseguiti alle ditte fornitrici dei medesimi…per cui spese per le casse comunali e per i cittadini.

Ci chiediamo quindi, un domani che la vita tornerà alla normalità: le processioni della settimana santa sessana come accederanno al duomo, a targhe alterne? La bella manifestazione del “festival di musica d’insieme” spesso tenuta proprio nella piazza con il Duomo come sfondo, utilizzerà i paletti come supporto per gli spartiti dei musicisti? I “dialoghi del pronao” organizzati dal Vescovo… (ah già il Vescovo…silenzio di raccoglimento), al posto degli illustri relatori delle edizioni passate si “dialogherà” con i paletti?

Potremmo continuare per qualche centinaio di righe ancora, ma preferiamo fermarci qui e ritornare un attimo sulla figura del Vescovo della diocesi Francesco Orazio Piazza, nonché residente della piazza Duomo, colui che, preso da un irrefrenabile mecenatismo, ha assoldato una famosa archi-star internazionale, lo Svizzero Mario Botta, per la progettazione e realizzazione di una nuova torre campanaria proprio sul millenario Duomo (se ne sentiva davvero il bisogno in città…) impegnando qualche centinaio di migliaio di euro, il quale è rimasto muto dinanzi a cotanti paletti…chissà se è un mutismo da schok o da vergogna; lo scopriremo con il tempo!

In conclusione, AppiaPollis, anche sull’argomento “vivibilità” del centro storico di Sessa, ha speso i proverbiali fiumi di inchiostro…per cui non ci meravigliamo affatto se oggi si è arrivati a questa grottesca condizione, che ha visto mettere in atto la “soluzione” indecente di cui trattasi.

Al Commissario Prefettizio Andrea Cantadori però, una domanda vorremo farla.

Dottor Cantadori, cosa ne pensa di quanto realizzato dai suoi uffici; perché è il comune che ha realizzato l’intervento…questo è certo.

Non le sarebbe sembrato più logico far “passeggiare” un pochino in più i vigili urbani alle sue dipendenze affinché facessero rispettare i divieti – già presenti – dettati dal codice della strada?

Dottore Cantadori, ha fatto caso come i vigili urbani di Sessa Aurunca siano diventati delle figure mitologiche composte per metà da un’automobile e per l’altra metà da: una 104, un permesso sindacale, una licenza studio, una malattia, una maternità e così via…fatte salve rarissime e rispettabilissime eccezioni.

Veda caro Commissario Prefettizio, il mestiere di Vigile Urbano, per antonomasia è associato al camminare ed all’essere presente sul territorio…a Sessa questo figura è svanita da circa una trentina di anni. No vigili urbani a presidio della viabilità, e neanche dopo le venti della sera sia estate che inverno, ci sia la movida di baia Domizia oppure no, no anche ai carabinieri di quartiere…niente. Invece si a parcheggi selvaggi, immondizia gettata dove si vuole e quando si vuole, e ultimamente, purtroppo, anche un vertiginoso aumento di droga in città con gli spacciatori – noti a tutti – liberi di fare su e giù per la città a loro piacimento.

Questa è Sessa Aurunca anno del Signore 2021…3 1 SESSA AURUNCA, DALLE ARCHI STAR ALLE ARCHI STALLE…IL DUOMO VIOLENTATO

1 commento

  1. Vorrei capire: i sessenni non fiatano se il loro bellissimo Museo non è fruibile, se non si hanno notizie dello splendido Museo Diocesano, non si turbano etc. etc. … ma sarebbero sconvolti da quattro paletti? Ma che sensibilità!!!!

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