ASL UN ALTRO OSPEDALE A SESSA A., MA CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI ANCHE “SANITARI”?

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Il Cerusico, ricorda come nella sua bella gioventù, frequentava, in occasione delle scampagnate di “Pasquetta” un’azienda bufalina di proprietà di un suo carissimo amico ubicata tra le località di San Venditto e San Castrese (a circa 5 o 6 km in linea d’aria da Sessa Aurunca).  Il Cerusico, ricorda pure quando gli furono donati ben due libri il cui autore era l’Avv. Marcantonio Tibaldi. Una vera e propria raccolta di “mostruosità” generate, sembra, dalla dismessa Centrale Nucleare del Garigliano. Una situazione, quella della ex Centrale alquanto controversa al punto tale che nel 2011 è stato istituito in Regione Campania il Tavolo della Trasparenza per le attività di dismissione della Centrale Nucleare del Garigliano, con la delibera di G.R. n. 163 del 29/4/2011, integrata dalla delibera di G.R. n. 428/2011. Con decreto del Presidente della Giunta n. 253 dell’11/11/2011 sono stati nominati i componenti del Tavolo, come individuati dagli enti di appartenenza, ed è stato approvato il Disciplinare per il suo funzionamento. Infatti, grandi erano i timori per un impianto obsoleto con strutture fuori norma che rischiavano di cedere, provocando danni irreparabili. “Capita a Sessa Aurunca, nella centrale nucleare del Garigliano, ferma da 27 anni, che sopra il reattore continua a stagliarsi minaccioso il camino alto 90 metri. Costruito in calcestruzzo, mostra tutti i segni dell’abbandono: l’intonaco si sgretola, l’armatura metallica spunta dal cemento come uno scheletro sempre più corroso (Smantellamento ad opera della Sogin nel 2019). È in una zona sismica ad alto rischio: per questo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Apat), che insieme a vari ministeri gestisce il ‘decommissioning’ nucleare, da anni ha chiesto il suo smantellamento. L’incubo è che il camino ceda, schiantandosi sulla sfera bianca che custodisce il reattore. Una scena da film catastrofico anni Settanta? No, si tratta di pericoli concreti, anche se nessuno può prevedere le conseguenze della fuga radioattiva.(L’Espresso 26.04.2007). Lo smantellamento del camino è rientrato nelle precauzioni dovute, per un territorio che volente o nolente ha subìto gli effetti della presenza della Centrale. A confermarlo studi e documenti che, per vero, non hanno avuto negli anni la larga diffusione che avrebbero meritato. Basta leggere il rapporto dell`ENEA, Comitato Nazionale per la Ricerca e per lo Sviluppo dell`Energia Nucleare e delle Energie Alternative, oggetto degli atti del Convegno Italo-Francese di Radioprotezione promosso nel 1983.1 1 ASL UN ALTRO OSPEDALE A SESSA A., MA CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI ANCHE “SANITARI”?

I programmi attuali prevedono la conclusione delle attività di smantellamento nel 2026 quando saranno completate le operazioni di dismissione e i rifiuti radioattivi condizionati saranno stoccati in sicurezza nei depositi temporanei del sito, in vista del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale…… La Regione Campania auspica (???) che le autorità nazionali individuino presto il sito di deposito nazionale, ove trasferire i materiali residuati dalla dismissione, per poter completare in via definitiva la bonifica del sito che ospita la Centrale”. Così affermò il 07.07.2017 il Vice Presidente della Giunta Regionale della Campania e Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Fulvio Bonavitacola. Una condizione psico-sociale, però, ancora oggi altamente condizionante per quelle popolazioni. “Rinvenuta lucertola a due teste a San Castrese” (12 Novembre 2020). Allarmismo anche tra i comitati antinucleare del Litorale:“Si tratta di un episodio,  sottolinea Valerio Mozzillo di Cellole, che suscita preoccupazione: era da venti anni, infatti, che non si avevano notizie del genere”. In effetti, il dubbio che ci sia lo zampino dell’uomo e del suo inquinamento nella deformazione del rettile a due teste sorge spontaneo: “Se anche non volessimo usare i toni della catastrofe, gli effetti nefasti registrati nell’area sono innegabili e sufficientemente documentati”, con il grave sospetto, anzi, “di un’attenzione sui controlli che negli ultimi anni sembrerebbe essere scemata. Mentre la gran parte dei rilevamenti, di pertinenza dell’ente gestore, l’Enel, non appaiono in grado di fornire gli elementi necessari per sapere con certezza quale sia l’attuale stato di salute della zona. Anche perché ci sarebbe ancora chi parte dal falso postulato che, una volta chiusa la centrale, il problema sia in gran parte risolto”. Ed ancora, sul n. 6 di Modus Vivendi, mensile della Federazione Nazionale dei Verdi: “La mortalità per leucemia e per cancro è aumentata in modo esponenziale in tutte e tre le regioni esposte alle radiazioni della centrale del Garigliano: in provincia di Latina, nel basso Lazio e in Abruzzo”.2 1 ASL UN ALTRO OSPEDALE A SESSA A., MA CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI ANCHE “SANITARI”?Ora, Il Cerusico, leggendo la Delibera n. 1042 del 10.08.2018 avente ad oggetto: “Approvazione per lo studio di fattibilità del nuovo Presidio Ospedaliero “San Rocco” di Sessa Aurunca”, stessa cosa dicasi per la Delibera n. 713 del 08.06.2020, oltre ad una mera elencazione economica e di posti letto, non si trova nessun cenno sull’analisi dei luoghi e l’idoneità degli stessi alla luce di quanto innanzi accennato. In più, come da “comunicato stampa” (13.04.2021) si apprende che è stato  “Siglato l’accordo tra il commissario straordinario del Comune di Sessa Aurunca Andrea Cantadori e il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta Ferdinando Russo al fine di avviare il procedimento espropriativo per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero aurunco che costituirà un’eccellenza sanitaria non solo per il Comune di Sessa Aurunca ma anche per tutto l’Alto Casertano”. E che “Secondo quanto annunciato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca il cantiere del nuovo ospedale dovrebbe aprire entro l’estate”. Né si trova cenno alcuno nel Bando So.re.sa. per la Progettazione del nuovo ospedale, ivi comprese le indagini geologiche. Ma di tutto ciò l’Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, ne è stato messo al corrente? Vogliamo ben sperare. Il Cerusico, memore delle sue “scampagnate” e dei libri dell’Avv. Tibaldi, seguirà attentamente l’evoluzione del nuovo progetto.