NAPOLI, SALA ASSOLI: “DALL’ALTRA PARTE|2+2=?”, LO SPETTACOLO DEL GRUPPO PUTECA CELIDONIA

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Dallaltra parte foto 1 300x200 NAPOLI, SALA ASSOLI: DALLALTRA PARTE|2+2=?, LO SPETTACOLO DEL GRUPPO PUTECA CELIDONIANAPOLI – Tre gemelli eterozigoti si incontrano nell’utero materno. È l’incipit, lo start up, di “Dall’altra parte | 2+2=?”, lo spettacolo nato dal gruppo Putéca Celidònia che va in scena giovedi’ 17 e venerdi’ 18 marzo (ore 20,30) in Sala Assoli per la rassegna Fuori Controllo.

I tre personaggi sono appena stati concepiti nel grembo materno e realizzano di essere tre geni, consapevoli che con il passare del tempo e l’avvicinarsi della nascita perderanno gradualmente neuroni fino a raggiungere la totale incoscienza natale. Nascono sfide e competizioni interrotte da misteriose scosse esterne che scandiscono il passaggio del tempo. A ogni scossa qualcosa cambia: la loro postura, le loro capacità intellettive. Le informazioni vanno scemando. Il gioco diventa sempre più infantile, il loro linguaggio meno forbito. Ma alla quarta scossa qualcosa non va come le volte precedenti.

L’idea del progetto viene da lontano. “Era il 2016 quando, durante il secondo anno della Scuola del Teatro Stabile di Napoli, Dario, Francesco e io ci trasferimmo in un piccolo monolocale, mossi dall’esigenza di fuggire dalle nostre case natali per tagliare definitivamente il cordone ombelicale”, scrive nelle note di regia Emanuele D’Errico. Dario Rea e Francesco Roccasecca sono con D’Errico i protagonisti del lavoro.

L’ispirazione alla scrittura del testo è stata la lettura di uno studio di Marian Diamond, neuroscienziata della Università della California, che ha dimostrato che il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo pre-natale e si continuano a perdere neuroni lungo tutto l’arco della vita.

“Tutto è iniziato con una corda di canapa di circa dieci metri che ci teneva legati in modo indissolubile – scrive sempre D’Errico -. Da questo legame fisico e metaforico è nato il processo di ricerca, sperimentando la sensazione di questo impedimento in tutte le sue sfaccettature. Quando la corda è diventata parte di noi abbiamo immaginato lo spazio circostante. Gli organi-tubi, i condotti uterini, il loro suono, la loro materia. Abbiamo indagato il concetto di involuzione fisica e cognitiva dovuto alla perdita dei neuroni, raccontandolo attraverso il progressivo denudarsi dei tre feti. Un pezzetto alla volta, in un processo di sviluppo simile a quello del feto in gestazione, è nato lo spettacolo”.

“Dall’altra parte | 2+2=?” ha vinto nel 2019 il Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 in una forma di venti minuti. Ha debuttato al Napoli Teatro Festival Italia 2020, trasformandosi in podcast per il Teatro di Radio3.