RAFFAELE CANTONE COMMENTA LA VICENDA CHE COINVOLGE IL FIGLIO DEL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA
NAPOLI – Agenti della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione e nello studio professionale di Roberto De Luca, assessore comunale di Salerno e figlio del governatore della Campania Vincenzo. La perquisizione rientra nell’inchiesta della procura di Napoli che ha indagato De Luca jr per corruzione. Nelle stesse ore sono state eseguite altre perquisizioni.
“Mi inquieta verificare che il meccanismo degli sversamenti abusivi continui imperterrito”. E’ stato il commento di Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, in merito all’indagine della procura di Napoli. “Voglio capire – ha aggiunto – Siamo in una fase ancora assolutamente preliminare in cui è molto difficile capire cosa è avvenuto. Ma forse ci eravamo illusi che quella fase più calda delle ecomafie si fosse fermata, e invece pare proprio di no. A parte le vicende che riguardano la corruzione, questo dato degli sversamenti abusivi dimostra che purtroppo la nostra terra rischia di essere ancora una volta il ricettacolo di attività illecite di tale pericolosità”
Arrivano anche le prime reazioni dalla politica. Il deputato di Mdp-LeU Arturo Scotto ha dichiarato “Sulla vicenda rifiuti, il coinvolgimento del figlio di De Luca contribuisce a creare un quadro inquietante su inquinamento del voto e questione morale. A che titolo Roberto De Luca tratta con imprenditori a nome della Regione? In Campania governa un Presidente o una dinastia? Va fatta piena luce, subito”.