OSPEDALE, UN ANNO DA DISINFESTARE E SANIFICARE…

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CAPODANNO 2019 OSPEDALE, UN ANNO DA DISINFESTARE E SANIFICARE…(f.n.) – Nessuno inorridisca! Nessuno, dopo essersene infischiato, ha il diritto di inorridire dinanzi al macabro della satira…Buon Anno…ma non sarà un buon anno se il reparto di Rianimazione dell’Aorn di Caserta, resterà una piastra infetta, se continuerà ad essere quello che da anni denunciamo inutilmente. Ci siamo chiesti molte volte il motivo per il quale nessuno intervenga, il motivo per il quale il primario della Rianimazione sia “de facto” un intoccabile, come possano ed abbiano potuto, le varie direzioni che si sono susseguite, compreso la triade commissariale, tollerare e quindi consentire, che dalla Rianimazione uscissero pazienti infetti, che a loro volta, potenzialmente avrebbero infettato altri pazienti, ricoverati nei vari reparti in cui venivano trasportati. Ci siamo chiesti nel tempo, il motivo della sciatteria gestionale che favoriva la contaminazione microbica delle sale operatorie, laddove sarebbe stato possibile evitare o abbattere tale rischio, separando le attività chirurgiche per tipologia…Silenzio! Non ci sono scusanti di alcun tipo, tipo spazi etc…nè ieri né oggi,  poiché, ricordiamo agli smemorati di Collegno,  che dal nulla è stata creata una inutile Uoc di Chirurgia a ciclo breve, soltanto per favorire uno dei figliocci del sistema.  Abbiamo “subito” pazientemente, notizie “civetta” perché qualche volta amiamo che ci prendano per deficienti, inviateci apparentemente “zittu zittu”, con l’obiettivo di stornare la nostra attenzione da qualche reparto che abbiamo, puntualmente, scoperto essere più infetto degli altri… Un bluff allargato di cui nessuno ha parlato nel tempo,  di cui nessuno aveva facoltà di parlare, di cui nessuno poteva parlare…pena lo “stutarsi” di splendide carriere, trasferimenti e mobbing o svuotamento di reparti. Ci siamo interrogati su questo e su molto altro…Ci siamo persino chiesti se “non” infilarsi i guanti, mentre si visitano i pazienti con patologie particolari, sia un’abitudine perversa o semplicemente gusto del pericolo…poi abbiamo provato ad immaginare quante altre cose, e quante altre persone, avrebbero toccato quelle mani, il cui proprietario, se non aveva ritenuto di infilarsi un guanto prima, figuriamoci se gli pungeva vaghezza di lavarsele dopo…Ci siamo documentati su questo e su molto altro…abbiamo ascoltato storie di pazienti, che avevano subito un intervento chirurgico per l’impianto di una valvola per “derivazione ventricolo-peritoneale” e l’esame del liquor eseguito qualche giorno risultava positivo alla klebsiella pneunomoniae …storie di pazienti colpiti da encefalite da klebsiella…pazienti che non si sono più ripresi…simili  vegetali…sì è una brutta definizione ma vogliamo essere brutali, oggi all’inizio dell’anno e nessuno, ricordiamo, di coloro che sapevano, sanno e continuano a tacere ha il diritto di belare… Storie di qualche anno fa…ma la situazione di base è la stessa…la stessa che abbiamo ripreso a denunciare, per l’ennesima volta, nello scorso mese di agosto…Non è cambiato nulla e la direttrice sanitaria è la diretta responsabile di quanto avviene e delle tragedie che potrebbero continuare a compiersi per la vergognosa, colpevole indifferenza della direzione sanitaria e del Cio che non fanno il loro dovere. Ma la scusa-spiegazione più assurda e tremenda che circola in questo Ospedale a sostegno dell’impunità e dell’intoccabilità del primario della Rianimazione è la seguente: “ha un fratello magistrato”…Cosa significa? Noi non sappiamo se il fratello del primario faccia il magistrato ma, a questo punto, ce lo auguriamo e siamo sicuri che se lo facesse sarebbe un bravo magistrato…ed a maggior ragione, ci chiediamo il motivo per il quale non sia avvisato il magistrato in questione delle potenzialmente criminali inefficienze del servizio e quale sia il significato di questo sacro timore sussurrato…Certo la cancellazione delle liste d’attesa di area medica era un reato…quindi meglio non farlo sapere in giro, no?, ma adesso il problema è risolto finalmente…quindi…quale altro mistero si cela in Ospedale?…Non sarebbe il caso di invitarlo, il fratello del primario, se è davvero un magistrato? Hasta la justicia!

4 Commenti

  1. Mi vengono in mente due detti popolari “chi ben comincia è a metà dell’opera” per l’argomento scelto, che fa la differenza tra vivere e morire, e “gutta cavat lapidem”, perché confido che questo argomento ritorni nei suoi commenti fino a quando non ci sarà qualche risultato tangibile. Felice 2019 a lei e a tutta la redazione!
    Danilo Viscardi

    • Grazie per l’attenzione. L’argomento “infezioni” sarà una “costante”, fino al momento in cui chi di competenza non assumerà i provvedimenti del caso…e andremo oltre… fino a quando coloro che, pur conoscendo i rischi che correva un paziente, non hanno fatto nulla, lasciando che morisse, non vengano puniti. Grazie

  2. Carissima dottoressa nardi è vero che il suo ruolo di giornalista è quello di denunciare ma visto che ormai abbiamo capito tutti che ferrante è solo contro la vecchia casta con a capo il primario del pronto soccorso e di fianco mensorio, siciliano e massa .lei non farebbe meglio ad affiancare ferrante in questa lotta per portare al meglio l’ospedale? È vero ferrante è colpevole di non licenziare la siciliano ma forse non può perche imposta a livello regionale. Si faccia furba e supporti ferrante in questa battaglia.

    • Gentilissimo, possibile che lei non si sia accorto/a che è esattamente quello che sto facendo?, lei però mi consentira’ di essere prudente non e’vero? Per evitare delusioni… O fuochi di paglia. Per il resto, se Ferrante continua così noi saremo pronti a sostenerlo fino in fondo. La denuncia non e’fine a se stessa. La denuncia deve mirare alla soluzione del problema. Grazie sempre per l’attenzione

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