MOBBING AL SAN ROCCO, IL NURSIND SCRIVE AL DG DELL’ASL

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SAN ROCCO russo 300x173 MOBBING AL SAN ROCCO, IL NURSIND SCRIVE AL DG DELLASLSESSA AURUNCA – Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo, ha inviato al direttore generale dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo, una nota in cui rileva la gestione “partigiana” del personale dipendente, all’interno del Presidio Ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca. “Immaginiamo il motivo per cui l’Ospedale San Rocco avesse raggiunto in un passato non molto lontano, gli onori della cronaca, come la sua condizione e conduzione avesse addirittura suscitato l’interesse delle “ Iene “ , verosimilmente perché era un luogo dove vi era una gestione che non prevedeva evidentemente l’osservazione delle regole e l’applicazione del controllo. L’attuale gestione non ha migliorato sicuramente l’organizzazione e la conduzione del Presidio, oggi il San Rocco è in mano ad un gruppo di persone, che in preda “ad un delirio di onnipotenza “ fa il bello è il cattivo tempo, dobbiamo ritenere Egregio Direttore che chiaramente vi è anche con il Vs. assenso, considerato che nonostante tutti i documenti inviati, nonostante le richieste avanzate da questa Organizzazione nulla si è modificato, anzi l’esercizio del “mobbing “ perpetrato nei confronti degli associati a questa organizzazione, è aumentato, ciò che è avvilente è che la funzionalità di reparti e di servizi, per chi dirige non conta nulla. Proprio ieri hanno trasferito la Coordinatrice del Nursind in barba all’art. 22 della legge 300  e pochi giorni fa hanno trasferito un’altra iscritta dall’ambulatorio all’Ufficio cartelle, già una infermiera che aveva chiesto il trasferimento al Distretto di Mondragone anziché firmare un giusto trasferimento si è ben pensato di trasferirla all’ufficio cartelle demansionandola. Caro dottor Russo, quello dell’ufficio cartelle è una delle tante storie del “girone dell’inferno” , un ufficio che sino a poco tempo fa funzionava offrendo un servizio alla cittadinanza Sessana, a tutti quei pazienti che richiedevano una cartella clinica per il prosieguo delle cure , oggi quell’ufficio è stato messo nelle condizioni di non funzionare, sarebbe il caso che chiedesse una precisa relazione dello stato dell’arte, anche perché verosimilmente stanno preparando un ulteriore ordine di servizio per destinare a quell’ufficio una ulteriore Unità infermieristica . Se dovesse accadere questo dottor Russo, si arriverebbe al paradosso. Si distolgono figure infermieristiche dai compiti assistenziali per destinarli a compiti amministrativi. Egregio Direttore, noi sappiamo bene che siamo in campagna elettorale, che quello che avviene deve provocare un ritorno di voti, questa Organizzazione ha sempre ritenuto “ che la salute non è una merce ed un Ospedale non è un Azienda “ , ci siamo sempre battuti per la corretta applicazione normativa per noi è un principio sul quale non deroghiamo, il suo silenzio è assordante, intriso delle sofferenze e di lacrime di quel personale che Lei dovrebbe garantire, una vergogna simile non si è mai vista da nessuna parte. Provi per un solo istante a capire le sofferenze di una mamma che lascia il figlio di 11 anni da solo, provi a lavorare con un pensiero che le attanaglia la mente e provi a capire cosa si possa avvertire”.