ASL CASERTA, OSPEDALI IN ROVINA E SPRECHI DI SOLDI PUBBLICI

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E, Il Cerusico, ancora una volta, suo malgrado si ritrova a sbofonchiare: “come volevasi dimostrare……!!!”. L’argomento in questione è trattato da una lenzuolata di articoli inerenti il “supposto(a)” declassamento degli Ospedali di Maddaloni e di Piedimonte Matese. Tanto “supposto(a)” che è lo stesso Governatore De Luca a darne notizia certa ed incontrovertibile quando, in una delle sue esilaranti interviste dichiara: “….se blocchiamo la mobilità passiva, ovvero la quantità di cittadini campani che vanno ad operarsi fuori regione, alcuni ospedali del Nord dovrebbero chiudere perché vivono con i 300 milioni che la Campania trasferisce al Nord….” (!!!). Una totale ammissione di fallimento che non poteva essere più pacchiana di così! Ma, De Luca, il Governatore, evidentemente non pondera nemmeno su ciò che dice. Ed a conferma di quanto dichiarato da De Luca,  l’Asl di Caserta, in questo ne ha fatto un’altra sua eccellenza con il suo primato di ben 70 milioni di Euro annui spesi per i Tassi di fuga!!! D’altronde Il Cerusico, lo aveva già ampiamente trattato il 09.04.2018 e il 23.04.2018. Oggi, Sindaci, Comitati e ballerine si agitano rispetto ad un Piano Ospedaliero (l’ennesimo) che vedrebbe i due nosocomi di Maddaloni e Piedimonte Matese drasticamente ridimensionati. Quegli stessi personaggi che nemmeno un mese fa esultavano per la valanga di milioni previsti e cantierati per adeguamenti vari per le proprie strutture ospedaliere!!! Che circo equestre!!! Oggi, addirittura il Sindaco di Arienzo, Davide Giuda, si scaglia contro il maddalonese Direttore Sanitario dell’Asl di Caserta, Arcangelo Correra 1 2 ASL CASERTA, OSPEDALI IN ROVINA E SPRECHI DI SOLDI PUBBLICI(incolpevole del nulla assoluto, poiché si vocifera, che è il nulla assoluto), contro Stefano Graziano ed il consigliere regionale locale, Alfonso Piscitelli, rei di “non aver mosso un dito”.

Dove erano e dove sono i Sindaci, i Comitati e le ballerine rispetto a come la “troika” ha gestito l’operazione dismissioni beni immobili dell’Asl e la razionalizzazione della spesa attraverso l’eliminazione dei fitti passivi? (Il Cerusico, 26.02.2018, e 03.12.2018). Di contro, dove erano quando ci si leccava i baffi, specialmente i RUP, in vista dei fondi stanziati (180 milioni) per il potenziamento dei futuri rottamandi ospedali???.(Il Cerusico, 26.03.2018). Si parlava di nuovo Piano Ospedaliero. L’ennesimo. Si presume che quando si redige un Piano, si sia a priori “pianificato”, “studiato”, “proiettato”, vagliati i “costi-benefici”. Si presume. Una volta, Ministero Rosy Bindi, si emanò un Decreto che prevedeva la soppressione di tutti quegli Ospedali che non avessero almeno 120 posti letto attivi ed almeno un tasso di utilizzo al di sopra del 75%. In virtù di ciò, dura lex sed lex, furono soppressi gli Ospedali di Roccaromana, Teano e Capua, desertificando totalmente un intero territorio (alimentando i Tassi di fuga presso il Molise, Venafro-Isernia ed il Lazio, Cassino). (Il Cerusico, 26.03.2018). Unico baluardo, rimase l’insufficiente Ospedale di Sessa Aurunca. Oggi, si scopre che anche quest’ultimo risulta assolutamente inadeguato ed inefficace sotto tutti i punti di vista. 2 4 ASL CASERTA, OSPEDALI IN ROVINA E SPRECHI DI SOLDI PUBBLICIAddirittura si prevedono altri 60 milioni di Euro per l’ipotetica realizzazione di uno nuovo!

In virtù di quel Decreto Bindi, l’Ospedale di Maddaloni non aveva più motivo di essere, quindi, congiuntamente a quello di S. Felice, dura lex, sed lex. Non fosse peraltro la contiguità del territorio con l’AORN di Caserta e del nuovo Ospedale di Marcianise, al contrario di tutto il territorio che va da Capua fino a San Vittore del Lazio. Senza contare l’eventuale realizzazione e previsione del Policlinico. Ma tant’è. E come lo stesso De Luca “castra” se stesso ed i cittadini, il nuovo Piano Ospedaliero conferma e confuta quanto già più volte vaticinava Il Cerusico! Andiamo a leggerlo: “Per il Presidio di Piedimonte Matese……che si trova a oltre 40 Km da Caserta con strade spesso impraticabili……viene programmata la U.O. di Neurologia per contrastare i fenomeni di mobilità passiva verso il Molise…” Continuiamo a leggere: “Il Presido di Sessa Aurunca è posto al confine Nord/Ovest della Regione a meno di 20 Km dalle strutture pubbliche di Formia; sebbene disti meno di 30 Km (?) da Caserta, ne è collegato da una strada provinciale che nel periodo estivo è arteria di notevole transito per il turismo pendolare…..” Ancora: “Il Presidio di Teano è stato riconvertito in Ospedale di Comunità……alla stessa stregua di quello di Capua. Ora, dopo aver assistito a tanta scienza che addirittura calcola le distanze chilometriche, Il Cerusico, considerata tanta “prevenzione” per i Tassi di fuga, e prendendo in considerazione la condizione orografica e la geomorfologia dei luoghi, considerando l’asse geografico che va da Capua a San Vittore (S.S. Casilina), quali montagne dovranno scalare gli utenti che vivono lungo tutto quell’asse geografico? Scalare per andare verso Nord/Ovest, verso Sessa A., o scalare per andare verso Nord/Est, verso Piedimonte M., o scalare per andare verso Nord/Nord, ovvero verso Cassino? Si tratta di circa 80.000 residenti o poco più!!! Ah, già, dimenticavamo che è stato previsto un elisoccorso!!! Un guazzabuglio senza fine, dove, a rimetterci sono sempre gli utenti, spesso non solo malati, ma anche depredati dei loro contributi scialacquati da questi inetti ed incapaci gestori della cosa pubblica. Panem et Circenses.