ASL, L’ON. ELIO LANNUTTI SI APPELLA ALL’ENTE CASERTANO!

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ANSA, h. 17,27, 17 dicembre 2019. “Scoppia il conflitto di interessi a 5 stelle. Infatti il senatore del M5S Elio Lannutti non intende ritirare la sua candidatura: vuole la Presidenza della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle Banche. Ma dopo essere stato attaccato duramente dagli alleati di governo del Pd, ora per lui si pone un altro problema, quello del conflitto di interessi. Suo figlio Alessio lavora infatti nell’Ufficio Enti della sede romana della Banca Popolare di Bari, istituto in crisi al centro di un salvataggio da parte dello Stato”.on. Elio Lannutti M5S  ASL, L’ON. ELIO LANNUTTI SI APPELLA ALLENTE CASERTANO!“Una cosa non da poco visto che Lannutti senior dovrebbe andare a ricoprire il ruolo di Presidente della commissione Banche. E qualcosa torna subito alla mente: il conflitto di interessi. Il cavallo di battaglia del M5S promesso più volte da Luigi Di Maio che in un primo momento ha sostenuto con forza la corsa del senatore Lannutti. Ma come fa il M5S a chiudere un occhio su tutta la situazione dopo che lo stesso Di Maio ha fatto del conflitto d’interessi una vera e propria battaglia? “Dopo la manovra mi auguro che ci siederemo a un tavolo e lavoreremo a un calendario per il 2020. A partire dal salario minimo, riforma della sanità e conflitto d’interessi”. Fin qui la cronaca politica che sta creando non pochi grattacapi al Governo. Ma, in sintesi cos’è questo conflitto d’interessi? Il conflitto di interessi è una condizione giuridica che si verifica quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale a un soggetto che ha interessi personali o professionali in contrasto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno a causa degli interessi in causa. E Lannutti sbotta: “Cosa significa che mio figlio lavora in banca? Dov’è il conflitto di interesse? Andate a vedere il conflitto di interesse di coloro che hanno fatto i crack e non di uno che lavora onestamente. Vi dovete vergognare! Di Pietro mi difenda anche da questo!”. Ora, quando si parla di Anticorruzione, non solo si fa riferimento spesso al Giudice Cantone, ma si affaccia alla ribalta anche l’ex PM di “mani pulite” Antonio Di Pietro! Bene, e che c’entra l’Asl di Caserta? Il Cerusico, stravaccato nella sua poltrona, sbuffa alla sola idea di ritornare sull’argomento. Per sintetizzare, va a rileggersi quanto da egli stesso fu scritto ante litteram (Il Cerusico, 29.01.2018; 05.02.2018; 19.03.2018; 16.04.2018; 24.09.2018; 11.02.2019; 25.03.2019; 28.10.2019, etc.). Infatti, proprio il 28.10.2019, Il Cerusico, rivolgendosi al Giudice Cantone, esclamava: “In questo caso, non si può rispondere se non con una altisonante ilarità, stimatissimo Dr. Cantone. Come potevano e possono i Dirigenti di cotal Servizio, “legittimamente” nominati sul campo dalla Sua pregevolissima Agenzia, autodenunciare la propria “discutibile” carica in presenza di una marchiana conflittualità di interessi a causa dell’assunzione nei propri stessi Servizi Sanitari di coniugi, congiunti o soggetti comunque legati ad essi stessi???

Ed a conferma di quanto affermato e dichiarato, Il Cerusico, il quale pare non avere certamente l’anello al naso, nella sua immensa magnanimità fornisce all’On.le Elio Lannutti, del tutto gratuitamente, la sua personale assistenza. Senza chiedere aiuto all’Avv. Antonio Di Pietro. On.le Lannutti, porti a Sua discolpa la Delibera n. 508 del 06.12.2019 dell’Asl Caserta. La Delibera ha quale oggetto: “Attivazione del Corso di Formazione 2019 in materia di Prevenzione della Corruzione”. Come noterà On.le Lannutti, già la proposta è “corrotta” in se stessa visto che la si produce nel mese di Dicembre dell’anno in corso e, quindi, ultimato, e non per l’anno a venire (2020). Cioè retroattivamente!!! Inoltre, nella declaratoria si afferma di “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. Orbene, anche di conflitti di interessi!!! Obbligo di astensione. Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi. Ora, On.le Lannutti, per la Sua strategia difensiva,  e quindi la vicenda legata a Suo figlio ed il conseguente “conflitto d’interessi”, provi a chiedere in Via Unità Italiana n. 28, rispetto a tale situazione, in che condizione di legittimità si trova il Dirigente proponente della Delibera di cui sopra. Vedrà che troverà un’ottima sponda giustificativa alle Sue domande “Cosa significa che mio figlio lavora in banca? Dov’è il conflitto di interesse? Per il generoso contributo, Il Cerusico, si accontenta di una gradita cena in quel di Trastevere.